Il blog del Coniglio Timoti

Il Parco Nord in visita al reparto pediatrico dell'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo

Finalmente dopo un lungo periodo di pioggia oggi a farci strada lungo il nostro cammino c’è un bel sole incastonato in un meraviglioso cielo blu.
Al nostro arrivo ci attendono Vittoria, Francesco, Noemi e Gimmy.

I quattro ragazzi sembrano all’inizio non molto propensi a darci confidenza, nonostante questo pian piano riusciamo a rompere il ghiaccio e scopriamo con sorpresa che ognuno a modo suo frequenta il Parco, senza sapere della presenza di uffici che si occupano proprio della sua vita e attività.

Oggi propponiamo l’attività iniziata la scorsa volta con Erika. Mettiamo al centro del tavolo tante immagini rappresentanti alberi e chiediamo ai ragazzi di scegliere quella che a loro piace di più e di scrivere su un foglio le loro impressioni.

Tutti trovano subito l’albero che fa per loro, e iniziano riempire il foglio con i loro pensieri.

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Alla fine dell’attività qualcuno, però, non è disposto a leggere agli altri il proprio manoscritto, chiediamo di poterlo pubblicare senza abbinare alla storia il loro nome.

Manteniamo la promessa e riportiamo qui di seguito i piccoli frammenti di anima che i nostri amici hanno voluto regalarci:

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L’albero dai frutti.

“Questo albero rappresentato da diversi frutti mi trasmette serenità, gioia e allegria dovuti anche alla vivacità di questi frutti e alla loro combinazione. Ognuno di loro nasconde un significato.”

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L’albero celtico

“Mi trasmette la felicità, quella felicità che non ho più da un bel po’”

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La casa sull’albero

“Crearsi una casa ovunque è uguale a crearsi un riparo ovunque. Crearsi una felicità ovunque, un amore ovunque, un posto dove poter mettere al sicuro i propri sentimenti, le proprie fantasie, le proprie idee”

Alla prossima settimana!!!

Giada e Simona

Anche oggi la pioggia ci fa compagnia durante la nostra passeggiata verso l’ospedale Bassini
Al nostro arrivo troviamo un gruppetto di ragazze… Erica, Sara, Debora, Veronica e Desireé.
Per oggi abbiamo pensato ad un attività sul senso dell’olfatto. Abbiamo portato con noi alcune piante essiccate e spezie nascoste in sacchettini di garza.

L’olfatto è il senso perennemente attivo. E’ legato alla nostra parte ancestrale, a periodi primordiali. E’ connesso con il sistema limbico, deputato alla regolazione dei nostri affetti ed in particolare con l’ippocampo, ovvero la zona dei ricordi e della memoria.
Non possiamo non utilizzare l’olfatto, anche se la vita moderna vede un utilizzo maggiore del senso visivo.
L’Olfatto può essere definito per questo un senso troppo spesso dimenticato. E’ il senso legato alla sopravvivenza, ai ricordi, alla memoria, all’emozioni e all’identità.

Oggi vogliamo dare più spazio a questo senso, cominciando ad utilizzarlo in modo più consapevole attraverso un gioco.
Invitiamo a chiudere gli occhi e a lasciarci inebriare dagli odori e scopriamo insieme cosa si nasconde in questi sacchettini di garza.

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A turno ciascuno prende un sacchettino e cerca di capire di quale pianta si tratti.
E’ interessante osservare come ad ognuno ogni odore trasmetta una sensazione diversa, a chi piacere e a chi qualche volta disgusto.

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Che cosa abbiamo scoperto oggi:

–  La cannella, spezia presente nelle nostre cucine… usata molto spesso per la preparazione dei dolci.
Ma non solo la cannella è un ottimo rimedio per riscaldare e rafforzare lo stomaco, ottima cura contro le malattie dovute al freddo.

– L’eucalipto, diifficile da individuare… ma è quella che a sentirla, insieme alla menta ci trasmette subito una sensazione di freschezza e possiamo proprio dire ” ci apre il naso!” . La sensazione è proprio giusta, le foglie di eucalipto infatti possono aiutarci per contrastare le infezioni polmonari, l’asma, l’influenza, la febbre. Ha proprietà balsamiche.

– La lavanda, ci ricorda il profumo degli armadi. E’ infatti utilizzata moltissimo come profumatore degli ambienti, ma è molto efficace anche per chi soffre di mal di testa e per chi ha bisogno di ritrovare un po’ di serenità.

– La menta piperita, la più semplice da individuare. Può essere usata per il raffreddore ed ha un’azione energetica e tonica.

– Lo zenzero, il  suo odore ci trasmette subito una sensazione di pizzicore e frizzantino. Lo zenzero è un fantastico rimedio nei casi di digestione difficile, prosciuga l’umidità nello stomaco e combatte insieme alla sua alleata cannella il freddo.

…e tanto altro ancora…

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Alla fine del percorso chiediamo alle ragazze come hanno vissuto quest’esperienza olfattiva. Si dimostrano tutte entusiaste di essersi messe in gioco e di aver sperimentato un nuovo modo di sentire.
L’attività si conclude con una simpatica riflessione sui ricordi legati agli odori e di come spesso un profumo o anche una “puzza” siano in grado di farci rivivere un momento vissuto in passato o ricordarci persino una persona.

La stanza delle attività è ora un miscuglio di profumi diversi.

Alla prossima settimana!

Giada e Simona

Sotto una battente pioggia ci dirigiamo verso l’ospedale Bassini.

Al nostro arrivo veniamo accolte con entusiasmo da un simpatico bimbo nella  stanza dei giochi.

Nella saletta dei più grandi ad attenderci troviamo Erica.

Ci presentiamo e spieghiamo l’attività del pomeriggio.

Questa volta abbiamo pensato ad un lavoro di scrittura creativa.

Mostriamo ad Erica diverse immagini di alberi e le chiediamo di sceglierne una sola.

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Erica sceglie l’immagine di un albero celtico stilizzato. La invitiamo a scrivere la storia di quest’albero lasciandosi trasportare da quello che esso le trasmette…

Al termine del laboratorio di scrittura ci lascia la sua storia. La riportiamo qui di seguito per condividerla con voi…

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“C’era una volta, tanto tempo fa, una famiglia di maghi. In questa famiglia c’era una tradizione molto particolare: al primogenito si tramandava un piccolo seme nero, lucido e di forma ovale.
Naturalmente il seme era magico, e chi lo riceveva doveva custodirlo come un tesoro.
Un giorno, un giovane mago appartenente a quella famiglia andò a stabilirsi alla corte del re, che gli aveva chiesto protezione e in cambio gli avrebbe dato una degna dimora e vari terreni.
Il giovane mago, che era anche custode del seme magico, era molto potente, e serviva il re come meglio poteva.
Un giorno decise di piantare in uno dei suoi terreni il seme magico, perchpè credeva che il suo potere dovesse essere usato, altrimenti tramandarlo di generazione era inutile. Dal seme crebbe in poco tempo un albero grande e forte, ma soprattutto magico. Attorno ad esso la natura era sempre rigogliosa, l’erba non seccava mai. Il mago era molto fiero del suo albero, e gli riservava più cose e attenzioni possibili; in cambio l’albero esaudiva ogni suo desiderio.
L’albero era anche in grado di curare ferite e malattie di chi lo toccava e non poteva essere tagliato, bruciato o abbattuto.
Ogni primavera produceva fiori meravigliosi e profumati, fiori diversi tra di loro che non si erano mai visti sulla terra.
In autunno perdeva le foglie, ma i rami spogli emanavano sempre energia positiva.
In inverno l’albero non seccava né gelava, oltre che magico era molto resistente. In estate, produceva frutti che solo i puri di cuore erano degni di cogliere. Le voci di quest’albero magico iniziarono a spargersi per tutto il regno, e centinaia di persone accorevano per chiedergli aiuto, eprimere un desiderio, guarire un malanno o semplicemente ammirare la sua straordinaria bellezza.
Grazie ad esso, il regno durò per molto tempo e fu prosperoso per tutta la durata della sua esistenza. Quando il regno cadde conquistato da popolazioni barbare, attorno all’albero si formò magicamente una caverna con molte gallerie e solo alcuni druidi, i più potenti furono in grado di trovarlo e usare i suoi poteri per nobili scopi. Si dice che l’albero esista ancora, racchiuso nella caverna dalle mille gallerie, e protegga ancora i discendenti di coloro che gli hanno chiesto aiuto”.

E’ bellissima questa storia, non credete?

Insieme osserviamo ancora le altre immagini e questo ci dà lo spunto per alcune riflessioni.

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L’albero dei libri, cii fa pensare alla conoscenza e alla saggezza.

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La casetta sul l’albero è vista come il luogo simbolico dei sogni e del costruire. Un luogo statico che crea allo stesso tempo movimento. L’albero che acoglie tra le sue braccia un rifugio che si fa casa.

Arriva presto, anche questa volta, l’ora dei saluti. Arrivederci alla prossima settimana!

Giada e Simona

Dopo la lunga pausa estiva eccoci finalmente tornate!
Oggi conosciamo Noemi.
Ci presentiamo e spieghiamo cosa faremo nei prossimi mesi.
Portiamo con noi tante piccole cose del parco…

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Insieme a Noemi iniziamo ad osservarle e pensiamo che l’Autunno sia una stagione davvero ricca di colori e di simpatici frutti… riflettiamo sul fatto che sia proprio l’autunno ad insegnarci il mutare delle stagioni e dunque il cambiamento.

Che cosa possiamo fare con queste meraviglie del Parco?

Proviamo a fare una ghirlanda… ed ecco il risultato!

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Noemi ci fa notare che è in arrivo Halloween!

Non può esserci Halloween senza Zucca!

Così mettiamo insieme gli strumenti per realizzare una zucca di carta!

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Quali sono gli altri protagonisti di Halloween? …

Noemi pensa subito al pipistrello… un simpatico animale che a qualcuno incute paura.

Lo rappresentiamo e questo ci dà lo spunto per raccontare a Noemi che il pipistrello non è poi così pauroso e malvagio come viene comunemente descritto, al contrario è ad esempio un utile alleato contro le fastidiose zanzare, affascinante è poi la sua  capacità di volare al buio grazie ad un sofisticato sistema “radar” che gli permette di vedere nell’oscurità.

Questi racconti ci danno lo spunto per il lavoro delle  prossime settimane…costruire una bat-box per offrire a questi mammiferi volanti un riparo dove dormire.

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Il Itempo è volato ed è arrivata l’ora di andare via! Arrivederci alla prossima settimana!

Giada e Marta

Una giornata diversa trascorsa a stretto contatto con la natura…

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Dopo i saluti ci siamo disposti a cerchio in modo spontaneo con la volontà di condividere insieme.

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Abbiamo fatto uno squisito pranzo preparato con cura dalle stesse ragazze e festeggiato insieme la loro promozione scolastica.

Un’occasione importante di scambio e di conoscenza reciproca, dove chi voleva poteva manifestare i propri desideri e aspettative per il futuro.

E’ stato un modo per qualcuno per mettere fuori il naso dall’ospedale… e passeggiare finalmente all’aria aperta.

I ruoli si sono ribaltati e questa volta sono state le ragazze, insieme alla maestra Anna a preparare qualcosa per noi.

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Eccoci qui a far un gioco di sensi ma non solo!

Con gli occhi bendati proviamo a degustare uno yogurt, aiutandoci con il senso del tatto.

E’ stata un’esperienza divertente, ma allo stesso tempo educativa volta a sperimentare il senso di fiducia reciproca.

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Queste poche ore trascorse insieme sono state preziose, ci siamo sentite parte di un gruppo che ha dato significato al nostro lavoro svolto in ospedale.

Giunge , sempre troppo presto,  l’ora dei saluti!

Con l’occasione invitiamo tutti a partecipare alla Festa del Parco, che si terrà la prossima settimana.

Ringraziamo  per la bella giornata trascorsa insieme… con un arrivederci a Settembre con nuovi progetti e iniziative.

Giada e Simona

Eccoci tornate anche oggi per trascorrere un nuovo pomeriggio insieme nel reparto pedriatico dell’ospedale Bassini. Oggi ad attenderci ci sono la piccola Giselle e Cristian.

Oggi la nostra solita aula è occupata perciò preso tutto il materiale che ci occore ci sistemiamo in salone e siamo pronti ad iniziare.  Chiediamo ai nostri due amici di oggi quale attività vorrebbero svolgere.  Mentre Cristian ci pensa su, per poi scegliere di lavorare con il DAS, Giselle è subito catturata dai nostri fiori da colare e assemblare perciò presi i pennarelli colorati ci mettiamo subito a colorare i nostri fiorellini!

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Brava Giselle sei stata anche nei margini! Adesso non ci resta che colorare anche il gambo e la foglia, ritagliare ed assemblare il tutto  e…..

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..voilà! che ve ne pare?! non sono bellissimi?

Il nostro lavoro con i fiori è appena terminato ma Giselle è già pronta per iniziare un nuovo progetto. Entusiasta, decide di lavore insieme a Cristian per creare frutta e verdura da mettere gli orti del nostro plastico del Parco ed ecco che da una pallina di DAS escono dalle sue manine un melone, un mango e anche una banana che, come dice Giselle : ” La banana è facile da fare e poi è bella, ha la forma di un sorriso!”

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Attendiamo qualche minuto che asciughino un po’ e poi le coloriamo ed attachiamo all’interno degli orti del nostro plastico.

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Anche oggi il nostro pomeriggio insieme è finito.  Buona merenda!

Ciao a tutti! Ilaria e Giada

Eccoci giunti al quarto incontro… Al mio arrivo in ospedale la sala delle attività era decisamente silenziosa. Ognuno era ben “rifugiato” nella propria stanza. Così io e la maestra Anna facciamo un giro per i vari spazi e invitiamo a partecipare alle attività di oggi… spontaneamente Gaia e Giulia ci raggiungono e la sala prima così vuota inizia ad animarsi. Iniziamo insieme a sfogliare un libro.. la nostra attenzione si pone su un fantastico albero: l’Ippocastano…

osserviamo le foglie,le venature, le sfumature dei colori, i fiori e i frutti… perchè non creare un albero tutto nostro? Decidiamo di provarci! La parete spoglia della sala ci sembra il luogo migliore per farlo crescere! Iniziamo così a disegnare le foglie!

Per ogni foglia il suo colore…

Piano piano anche altri volti si affacciano sulla soglia della porta…Sara e Silvia, due ragazze più grandi!Con il loro aiuto il numero delle foglie aumenta velocemente!!!

Nel frattempo Sara si concentra sul tronco e sui rami, utilizzando della carta crespa. Ecco qui il nostro tronco!!!

Adesso è il momento di dare forma al nostro albero… Pronti via attacchiamo le foglie!!!

Nel frattempo Giulia realizza i fiori… ed il nostro albero diviene sempre più bello!!

Il tempo sta per scadere… mettiamo i nomi sulle foglie… e sistemiamo il materiale.

Ora la nostra stanza brilla di nuova luce e siamo tutti molto soddisfatti del lavoro svolto!!!

 

Dobbiamo proprio andare…ma nel prossimo incontro continueremo ad arricchire il nostro meraviglioso albero!!

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Una bella mattina di sole e una temperatura gradevole ci tengono compagnia nel cammino verso l’ospedale. Arrivate troviamo ad attenderci due ragazze Giada e Sara.

Prima di incominciare ad occuparci del nostro plastico la Maestra Anna ci mostra i lavori svolti durante la settimana da Diego, il bambino ricoverato in isolamento nel reparto pediatrico, a cui la volta scorsa avevamo dato del materiale per far si che,nonostante non potesse stare insieme a noi, avesse anche lui la possibilità di creare qualcosa.… WOW due scoiattoli!

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Attaccati i nostri due amici scoiattoli,Giada decide di realizzare uno dei laghi del parco utilizzando i guanti azzurri adoperati in ospedale….

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Il laghetto incomincia ora a prendere forma ma sorpresa! … nel frattempo già pronte per lui ci sono delle tenerissime tartarughine realizzate da Sara con il DAS, non sono bellissime?

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Il tempo da passare questa mattina insieme è purtroppo terminato, orgogliosi ed entusiasti di ciò che abbiamo creato oggi non ci resta che riporre i nostri lavori.

Alla prossima!

Sotto una pioggia battente ci dirigiamo al nostro secondo appuntamento con i ragazzi dell’Ospedale Bassini.

Mentre le finestre vengono rigate dalle goccioline di pioggia, prepariamo tutto il materiale e facciamo la conoscenza delle due ragazze che ci aiuteranno a costruire un nuovo pezzo del Parco: Giulia e Cristina.

Ecco che il plastico del Parco Nord inizia a riprendere vita…..

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“Secondo te cosa c’è in un parco?” questa è la domanda che ci ha portato a scoprire quale percezione avevano le ragazze del Parco Nord.

La risposta immediata è stata “Gli alberi”, ma dopo qualche secondo Giulia aggiunge “I giochi per bambini”… così gli chiediamo di realizzarli.

Dopo un attimo di perplessità su cosa realizzare Giulia e Cristina si mettono a lavoro per trasformare abbassalingua, scatole di medicinali e elementi naturali in un pezzo di parco giochi.

Mentre le piccole creative sono all’opera, la Maestra Anna ci porta una piccolo cestino, esatta copia di quello costruito da Arianna la precedente volta. Ci spiega che il cestino l’ha realizzato Diego, un bambino ricoverato nel reparto di isolamento, e quindi impossibilitato a stare assieme a noi.

La soluzione è presto trovata…raccolto un po’ di materiale Giada e Ilaria lo portano nella stanza di Diego. Il bimbo, pur avendo ammesso di avere un’anima da calciatore e di non essere propriamente portato per i lavori manuali accetta di buon grado la nostra proposta di costruire qualcosa da inserire nel plastico.

Nel frattempo Giulia e Cristina hanno completato il loro piccolo capolavoro: un magnifico bilancino fucsia e azzurro.

Non ci resta che incollarlo accanto all’edificio dell’Ospedale Bassini.

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Questo è il plastico al termine delle due ore a nostra disposizione, piano piano grazie ai ragazzi stiamo scoprendo cosa c’è, secondo loro, al Parco Nord.

Cestini dei rifiuti, alberi, scuole, panchine, e aree giochi per bambini….chissà la prossima volta cosa aggiungeranno.

Rieccoci tornati anche quest’anno per iniziare un nuova avventura con i bambini e i ragazzi del reparto pediatrico dell’Ospedale Bassini.

Dopo esserci presentate alle due ragazze presenti oggi in reparto,spiegando loro chi siamo e cosa facciamo, ci mettiamo subito al lavoro entusiaste di iniziare uno dei tanti progetti che vogliamo realizzare durante i pomeriggi che passeremo insieme in ospedale: il plastico del Parco Nord!

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Utilizziando le scatole dei medicinali che la maestra Anna ha raccolto e conservato per noi durante la settimana,costruiamo il complesso scolastico presente all’interno del parco che comprende il Liceo Casiraghi, l’ ITIS Cartesio e l’ IIS Montale dove una delle ragazze presente oggi va a scuola.

Che ne dite sono venuti bene?!

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Mettiamo da parte gli edifici ad asciugare e nel frattempo ci mettiamo a creare degli alberelli. Per farli decidiamo di utilizzare degli abbassalingua ,che coloriamo con la tempera marrone, e dei rametti di abete presi dal “Carrello-Parco Nord”, un ‘idea avuta dai ragazzi del Servizio Civile di alcuni anni fa che abbiamo voluto proporre anche quest’anno….

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Nel mentre che due di noi lavorano alla realizzazione di questi alberi una delle due ragazze realizza un panchina e un cestino compreso di rifiuti! Wow! Che artista!

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Il tempo vola ed è quasi ora di andare perciò non ci resta che incollare sulla cartina del parco i nostri lavori e voilà…

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Grazie ragazze siete state bravissime!  Ci vediamo il prossimo lunedi per continuare il nostro progetto!

Ilaria Simona e Giada