Sei in ... Home Le classi in visita al Parco 1d - s.secondaria di primo grado "Franceschi" - MIlano - 14 dicembre 2010

1d - s.secondaria di primo grado "Franceschi" - MIlano - 14 dicembre 2010

Stampa  E-mail  Scritto da Annamaria Redondi    Lunedì 13 Dicembre 2010 11:00

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I ragazzi della 1d della scuola Franceschi di Milano mi stanno già aspettando all'ingresso del parco di V. Suzzani in questa mattina soleggiata ma molto fredda. I prati sono pieni di brina, che dà loro un aspetto un po' magico. Per scaldarci ci incamminiamo in fretta verso la nostra prima tappa: il laghetto...

Tutti voi conoscete già il Parco Nord tranne una vostra compagna appena arrivata dal Piemonte. Vi spiego che è un parco urbano, artificiale, voluto dai cittadini dei Comuni qui intorno circa 35 anni fa, che vivevano in un posto in cui rimaneva ormai pochissimo verde e pochissimi alberi...figurarsi gli animali! Da quel momento il parco è stato fatto crescere anno dopo anno, ed oggi la sua estensione è di circa 600 ettari!

Vi spiego anche ciò che c'era in questo punto prima del parco, durante il 1900: le aree industriali della Breda, cioè acciaierie, trasformate in fabbriche di aerei e armi durante la seconda guerra mondiale, e poi, nel dopoguerra, fabbriche di oggetti di consumo...fino agli anni 60-70...

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Ma torniamo al presente: ci siamo avvicinati alla spiaggia e, visto che state in silenzio, si avvicinano 2 coppie di germani reali e un maschio "spaiato": i colori di maschi e femmine di molte specie di uccelli sono diversi, le femmine solitamente, ma non sempre, sono più "mimetiche" (per mimetizzarsi mentre covano le uova in nidi ben nascosti nella vegetazione) e i maschi più colorati (perchè più un maschio è colorato, più vuol dire che è in buona salute e quindi verrà scelto più spesso dalle femmine come partner, per far nascere dei pulcini forti e sani)...

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Facciamo un giro del laghetto osservando i germani che ci continuano a seguire! Forse sperano che gli diamo da mangiare, dite voi...Probabilmente è così, ma vi spiego che non si dovrebbe dare da mangiare agli animali selvatici, al massimo qualche "aiutino" soltanto durante l'inverno in cui il loro cibo  naturale scarseggia...

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Facciamo anche una bella discussione sul problema degli animali esotici immessi nello stagno. In questo le persone hanno liberato carpe (asiatiche) e tartarughe dalle guance rosse (americane). Sono entrambi animali molto voraci. Le tartarughe dalle guance rosse divorano uova, girini e adulti di rospi smeraldini (specie protetta perchè rara) e rane verdi a dismisura, rubando inoltre il cibo alla tartaruga palustre europea (che infatti al parco non c'è), anch'essa già in via di estinzione qui in pianura padana perchè gli uomini hanno disboscato quasi tutto (le zone umide in mezzo ai boschi sarebbero il loro habitat).

Inoltre comprare animali esotici è sbagliato perchè si costringe a vivere degli animali selvatici in cattività. Decidiamo che è sbagliatissimo sia liberarare animali esotici negli ambienti naturali, ma soprattutto anche solamente comprarli!

Ora saliamo sulla montagnetta in modo un po' avventuroso...

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Vi divertite un sacco!

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Arrivati in cima data la giornata limpida, vediamo a nord le Prealpi e a nord-ovest il Monte Rosa..

Ci soffermiamo sul Monumento ai Deportati: fra loro, i nomi di molti operai della Breda che durante la Guerra furono portari in Germania a lavorare nelle armerie, e mai più tornati...

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Vi spiego la storia di questa montagnetta: prima era una discarica di scorie dell'altoforno delle acciaierie. Rocce che contenevano ferro che venivano riscaldate a temperature altissime per estrarlo e creare poi l'acciaio. 
Quarant'anni di scorie dei primi decenni del 1900 hanno creato una vera e propria collinetta, che poi è stata ricoperta di terra e alberi ed è diventata la casa di tanti conigli che scavano qui le loro gallerie.

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Scendendo dalla montagnetta avvistate un coniglio! E sbirciando fra gli alberi vi faccio notare quello che un tempo fu il carroponte dell'altoforno Breda: è stato trasformato in un teatrino!

Adesso vi sfido a cercare le scorie dell'altoforno: sono sassi neri che sembrano lava, abbastanza leggeri, neri e bollosi...

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Avete trovato un sacco di reperti storici...

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Fate merenda e ci avviamo verso un altro punto del parco. Strada facendo troviamo una lattina per terra, che uno di voi mette poi nel giusto contenitore della raccolta differenziata...

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Troviamo anche un rifiuto...cavallino e alcuni di voi si divertono a fare un po' di scenette...:)

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Arriviamo poi nei pressi dei ruderi della torretta di avvistamento dell'areoporto...non è stata più toccata da molto tempo ed è pericolante...ma è bello vedere cespugli di Rosa canina (bacche rosse) dove un tempo probabilmente c'era filo spinato!

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Proseguiamo oltre la Cascina Centro Parco e giriamo a sinistra, in un grande pratone...

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che attraversiamo...

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E ci ritroviamo all'ingresso dell'area naturalistica della biodiversità, creata per assicurare agli animali e alle piante una varietà di habitat (boschetto, prato, laghetto, pozza, muro, legna...) che assicureranno una grande varietà di specie diverse!

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Attraversiamo l'area e ci infiliamo nel Bunker. Si tratta del bunker antiaereo costruito durante la guerra per gli operai della Breda, che veniva spesso bombardata perchè nelle guerre i nemici cercano sempre di indebolire i propri avversari buttando "bombe intelligenti" (che poi, ne parliamo insieme, intelligenti in realtà non sono!)

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Dentro al bunker trovate foto storiche della Breda, anche dopo i bombardamenti

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E due stanzette piene di disegni colorati che vi attirano molto, disegni fatti da bambini...

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Ci fermiamo poi a sedere lungo un corridoio vi chiedo delle vostre emozioni visitando questo luogo...alcuni di voi guardando i disegni di si sono immaginati di essere bambini rifugiati durante un bombardamento e la paura che quei bambini possono aver provato...Il rumore degli aerei, il non sapere quanto tempo si sarebbe rimasti sotto, la paura che mancasse l'ossigeno, la paura di rimanere al buio...

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Senza rendercene conto però, è arrivato il momento di andare!

Usciamo alla luce del sole, e ci riavviamo verso il pratone. Vi lascio tornare verso il vostro autobus, noi ci salutiamo e arrivederci a gennaio, quando tornerete!

ciao

Annamaria

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