Ciao a tutti! Ci incontriamo davanti al Centro Scolastico e ci incamminiamo verso il bosco. Oggi è una grigia giornata d'autunno, ma non fa freddo!

Ci fermiamo fuori dal bosco, in un prato dove ci presentiamo: in realtà ci conosciamo dal'anno scorso, ma ho bisogno di un ripasso!

Vi racconto qualcosa di questo Parco e del bosco alle nostre spalle: viene curato dall'uomo, che quano gli alberi sono malati o troppo vicini li taglia per aiutare gli altri. Quasi non riuscite ad immaginare che circa trent'anni fa tutti questi alberi non ci fossero!

Oggi lo esploreremo, ma in un modo speciale, trasformandoci in cacciatori di colori! Intorno a noi ne vediamo tanti, non solo verdi, chiari e scuri, ma anche marroni, gialli, rossi.

Siamo in autunno, mi spiegate. Molti alberi stanno perdendo le foglie, che hanno cambiato o stanno cambiano colore.

Per "cacciare" i colori oggi useremo gli occhi e le mani (l'anno scorso avevamo imparato ad utilizzare tutti i sensi!) e per la nostra prima raccolta di colori anche i pastelli a cera.

Chiedo a ciascuno di osservare davanti a sé i colori che vede, scegliere tra i pastelli quelli più simili, e dipingere delle macchie sul foglio bianco che le maestre distribuiscono.

L'importante è cercare di catturare tutti i colori che ci sono!

Qulacuno va anche ad osservare da vicino il colore di un albero, o prova a cercare il rosa-marrone del lombrico che abbiamo raccolto mentre esplorava tra i pastelli a cera.

Uno volta terminato, tutti i vostri disegni formano un grande quadro in terra.

Lo osserviamo: siete stati molto bravi, solo qua e là c'è qualche macchia di colori che non ci sono oggi, un azzurro e un rosa.  Vi siete però sforzati di trovare i vari verdi, i gialli, i marroni, a volte provando a sovrapporre colori diversi per ottenere una certa sfumatura.

Come veri pittori, ciascuno di voi ha adottato uno stile diverso, unico: macchie tonde, chi staccate chi invece sovrapposte, chi distribuite lungo una fila in alto al foglio, chi sparse, chi con un bordo netto chi invece no, macchie allungate, righe, un solo stile o più stili mescolati.

Sui nostri fogli è rimasto tanto bianco, è proprio evidente! Parliamo un po' di questo colore, e di come in un bosco come questo si riesca a nascondere meglio chi di noi è vestito di scuro ché non chi ha la giacca bianca. Certo, se fosse tutto innevato sarebbe diverso!

Potremmo togliere tutto questo bianco dai vostri disegni, per esempio ritagliando le macchie di colore e utilizzandole per ricreare il bosco... solo con i colori giusti!

Ci rimettiamo in cammino.

Entrando nel bosco notiamo che le foglie delle querce rosse hanno mille sfumature diverse e bellissime.

Raggiunta una radura, ai piedi di un albero coperto di muschio, vi racconto quello che successe qui un po' di tempo fa e che ancora si sente raccontare: la storia dei Tre Maghi dei colori e di quando vennero convocati dagli abitanti del Parco, perché tutto era improvvisamente diventato bianco...

I Maghi non riuscirono nella magia... ma voi come fareste? Tra di voi c'è qualche mago?

Qualcuno alza la mano...Quindi sapreste  far ritornare il colore in un bosco traformato? Proviamo con un foglio di carta tutto bianco, come se fosse una foto del bosco della storia.

Non ci sono più i pastelli a cera... e va dipinto!

Dopo qualche perplessità, qualcuno prova appoggiando una foglia... se strofinata, lascia il marrone! Ecco una magia!

Allora si può provare con l'erba, con i legnetti, con la corteccia, con il muschio, sfregando il foglio contro la corteccia degli alberi, o schiacciando una bacca di fitolacca o di berretta da prete...

Ed alla fine il colore è tornato!

Abbiamo usato le magie dei colori del bosco: i marroni, i verdi, il fucsia, i gialli. Sono colori naturali, perché li abbiamo presi dalla natura.

Per la prossima volta potreste provare a cercare altri colori naturali, imparare nuove magie e raccontarmele, e anche provare a scrivere il finale della storia dei Maghi!

E' il momento di salutarci: arrivederci a primavera!