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Arancioni - s.infanzia Codazzi - Cusano Milanino - 24 febbraio 2011

Stampa  E-mail  Mercoledì 23 Febbraio 2011 23:22

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Buongiorno bambini! Arrivate con il pullman, in questa soleggiata mattina di fine inverno. Insieme raggiungiamo un grande prato, e lì i bambini di 4 anni si dividono in due gruppi, uno con i rosa, che seguono Eleonora,  e uno con gli arancioni,che vengono con me, Alessandra.

In cerchio ci presentiamo. In pochi conoscono questo Parco, che vi spiego essere stato costruito dall'uomo, che trent'anni ha piantumato un bosco con alberi alti come voi.

E presto entreremo in quello alle nostre spalle, il bosco grande, dove tanti alberi ci aspettano.E ogni albero ha un nume, che impareremo a conoscere.

Intanto a scuola voi avete provato a dare un nome, o meglio capire cos'era un oggetto molto strano che Massimo vi ha portato.

Cosa c'è nella busta?

Viola - un riccio
Alessandro N - ricci
Adriana - una cosa appiccicosa con delle spine e di colore marrone
Mattia - sembra il sopra di una pigna
Sofia D - una cosa con le punte
Nimo - una buccia delle castagne
Sofia A - un seme di albero
Alessandro S - un riccio che punge
Martina - una pigna piccola
Raffele . un riccio che punge
Clara - una buccia di castagna che punge

Vi spiego che è vero che questa pallina spinosa è anche il seme di un albero, ma non serve per pungere... serve per difendersi, e anche per proteggere...e si chiama GALLA.

Dovete sapere che c'è un piccolo insetto che in primavera vola di albero in albero alla ricerca di quello giusto per deporre il suo uovo... può iniettarlo in una corteccia, in una foglia, alla base di una gemma o di un fiore, e rimanere fino a che questo si trasforma in ghianda. A seconda di dove l'uovo si trova, la pianta reagisce difendendosi e creando intorno una pallina o qualcosa di più spinoso, come la galla che avete ricevuto voi.

Per la pianta è una malattia, ma al suo interno l'uovo si schiude, e un piccolo bruco comincia a mangiare e a crescere, finché non è pronto pre trasformarsi in insetto ed uscire.

Ora anche l'oggetto misterioso ha il suo nome...come gli alberi.

In classe ne avete parlato, e partendo dalla frase GLI ALBERI HANNO UN NOME:

- sì gli alberi hanno un nome, Io conosco il pino e a lui non cadono mai le foglie (Martina)
- sì, gli alberi hanno un nome
- gli alberi sono semi (piccoli) poi crescono e diventano alberi forti e lunghi (Sofia)
- le persone hanno un nome e anche gli alberi (Nimo)
- sulle isole ci sono le palme che ci danno le banane
- gli alberi hanno un nome perché hanno un cartello (Giorgia R)
- gli alberi sono dei semi, hanno bisogno di pioggia e sole per crescere (Giorgia G)
- gli alberi fanno crescere tanta frutta e prendono il nome dal frutto (Clara)
- gli alberi quando sono ammalati vengono curati (Adriana)
- gli alberi hanno un nome perché se si ammalano li possono curare (Mattia)
- hanno un nome perché come noi anche loro hanno un nome, ho visto un albero che si chiamava pendulone o salice piangente (Sofia)

Osserviamo intorno a noi...il bosco ci guarda...e forse, vuole raccontarci e presentarci i suoi amici alberi. Che non hanno solo un nome, ma delle storie da raccontare.

Prima dobbiamo farci conoscere noi! Proviamo a dire al bosco qualcosa che ci rappresenti. Cosa vi piace fare?

NOME DEL BAMBINO COSA MI PIACE FARE
Viola andare in piscina
Adriana nuotare nel mare
Martina andare in piscina
Sofia il mare
Clara raccoglere pomodori nell'orto in campagna dalla nonna
Mattia andare allo zoo
Raffaele passeggiare al parco
Nimo ascoltare una favola
Alessandro andare al mare
Chiara aiutare la mamma a lavare i piatti
Enea andare in piscina
Nicole andare sulla tavoletta al mare
Alessandro giocare al parco

Ora forse anche gli alberi ci racconteranno qualcosa di loro.

Ci incamminiamo nel bosco: il sentiero è lungo, lo attraversa tutto...e gli amici da conoscere sono tanti, non perdiamo tempo! Anche se è ancora inverno il bosco si sta preparando, e sui rami troviamo piccole gemme gonfie pronte a scoppiare.

Incontriamo il biancospino, con le sue piccole punte lungo i rami, e bottoncini verdi pronti a diventare fiori bianchissimi e foglie verdi. A terra si trova ancora qualche bacca, con cui si nutrono gli uccelli d'inverno. La sua storia parla di timidezza e di solitudine, ma ala fine trova degli amici.

Ci fermiamo vicino ad un arbusto, attirati dalle piccole foglie che stanno già spuntando: le prime del bosco!

E' un sambuco! E la storia che ci racconta ci fa capire che è generoso, gentile, e che gli piace suonare!

L'ultimo albero che incontriamo è il nocciolo. E' un arbusto, e osserviamo i suoi rami sottili che nascono direttamente dalle radici. Le sue foglie diventano grandi e morbide, ma oggi  ci sono solo piccole gemme pronte ad aprirsi. Dai suoi rami pendono delle infiorescenze gialle, sono i firoi maschili, mentre piccole gemme con un ciuffetto rosso sono i fiori femminili.

Il nocciolo ci racconta la sua storia, di albero magico e saggio...

Ora che conosciamo meglio alcuni nuovi amici, e, ora che ci conosciamo a vicenda, gli alberi vogliono adottarvi. Loro trovano voi, o loro noi? Divisi a seconda del vostro carattere, piano piano si formano i gruppi albero-bambini.

Ogni volta io registro le coordinate con un GPS, uno strumento che ci permetterà di ritrovarli su google-map.

Un Sambuco:

Due noccioli:

Due Biancospini:

 

Presto li ritroveremo sulla mappa di google!

Per ringraziarvi della mattinana, gli amici alberi vi lasciano un loro ricordo:

biancospinosambuconocciolo

Per la prossima volta, vi chiedo di pensare a come realizzare un grande albero in terra. Useremo legni raccolti per creare un grande tronco ed i rami, ma a scuola progetterete come deve essere l'albero, con che forma i rami sono cresciuti. E inventerete la sua chioma, portando i materiali più fantasiosi per creare le sue foglie.

La mattina finisce con una bella corsa sul prato: arrivederci!

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