Arrivate con due pullman all'ingresso del Parco vicino alle scuole, e ci incontrate. Stamattina pioveva ma ora sembra che il tempo sia migliorato, speriamo!

All'ingresso del bosco voi seguite me, e ci presentiamo: benvenuti, io sono Alessandra.

Ci presentiamo, e mi raccontate che voi questo Parco lo conoscete molto bene e ci venite spesso! Insieme ripercorriamo la storia di questo posto, di questo parco regionale di cintura metropolitana.

La vita di questo parco è lunga trent'anni, e qui dove siamo noi non c'erano alberi, ma dei campi, e là, verso Milano, c'erano le fabbriche, Breda, Pirelli, Falck. Poi, dopo la seconda guerra mondiale, vennero dismesse, i campi abbandonati, la città voleva crescere, il rischio era che questi territori diventassero case, strade, negozi.

Per fortuna i cittadini e i comuni interessati riuscirono a decidere un destino diverso, e nel 1975 venne istituito il parco, anche se le prime piantumazioni risalgono ai primi anni ottanta.

Insieme immaginiamo come si possa essere trasformata una zona in parte industriale, in parte agricola, nell'area verde di oggi: prima di tutto, mi dite, avranno fatto una piantina e disegnato dove fare i boschi, i prati, i viali, dove mettere le panchine, le fontane, le piste ciclabili, i giochi.

Poi avranno iniziato i lavori: pulizie, semine, piantumazioni. Alcuni reperti di archeologia industriale del passato sono stati trasformati, per esempio c'è una montagnetta, che in realtà qui non ci dovrebbe essere, perché siamo già in una zona considerata pianura, nata sui residui e gli scarti delle fabbriche.

Il bosco all'inizio eraun insieme ordinato di filari, con alberelli alti meno di voi, ma con il tempo sono diventati alberi, alcuni sono morti, altri sono stati tagliati; il bosco pian piano ha assunto un aspetto disordinato e più naturale, anche grazie ai semi caduti che han fatto nascere piante disordinatamente e a quelli delle erbacee arrivati con il vento.

Man mano che il parco, e il bosco, crescevano, arrivarono gli animali; prima gli insetti, poi gli uccelli, i mammiferi, i rettili e gli anfibi. Chi vi aspettate abiti qui? Picchio, cinciallegra, merlo, passero, gudo, civetta, pettirosso, e poi ricci e volpi, insetti di ogni tipo, rane e rospi, bisce, lucertole e ramarri.

Mi spiegate che voi siete venuti per parlare di biodiversità. Mi spiegate che è la diversità delle forme di vita. A scuola siete partiti da voi, che siete tutti diversi.

Apriamo un cartellone che mi avete portato: un grande albero don tante foglie diverse: su ogni foglia c'è il nome di uno di voi, e ciascuno ha scelto la foglia le cui forma gli piaceva di più.

La tabella alla base dell'albero invece descrive i vostri gusti diversi, le vostre paure diverse.

Mi dite chè è molto più bello essere diversi, altrimenti che noia! Ad avere passioni e conoscenze diverse ci si può aiutare. Anche guadagnarci, per esempio la mamma di un compagno che viene da Trapani sa fare il cous cous, una mamma di Cormano sa fare i pizzoccheri... due ricette al posto di una!

Qui al Parco diventeremo esploratori, ed andremo in cerca della biodiversità del luogo dove siamo...Anche in natura è importante la diversità, più un ambiente è biodiverso più è ricco di animali e piante, più sa affrontare un cambiamento improvviso e sa adattarsi. Se invece Un ambiente è costituito da una specie animale o vegetale unica, e il cambiamnto improvviso la danneggia o la uccide, l'ambiente si rovina irrimediabilmente.

Proveremo a dare un valore numerico alla diversità che c'è qui: divisi in gruppi, ciascuno avrà il compito di raccogliere quanti più oggetti naturali diversi: frutti, foglie, tracce di animali.

Una veloce merenda e poi...Cominciamo! Tra venti minuti ci ritroviamo qui!

Ciò che vi chiedo e di osservare, non strappare ma raccogliere, chiamarmi per fotografare quando trovate un animale o qualcosa che andrebbe strappato o qualcosa che non potete portare con voi.

Per esempio il muschio, o una foglia che si è "incollata ad un'altra in modo buffo:

Un fungo rosa, o il lichene che vi indica la profesoressa:

Una chiocciola minuscola ma già perfetta:

Bacche colorate di una pianta di cui dobbiamo scoprire il nome:

E davvero tanto funghi, questo sarà una Vescia davvero?

Ogni gruppo al termine della ricerca allestisce una proprioa ordinata vetrina:

Non ci resta che unire le ricerche di tutti, assegnando un punteggio ad ogni oggetto a seconda che sia stato trovato da un solo gruppo, 4 punti, da due gruppi, 3 punti, da tre, 2 punti, o da tutti, 1 punto.

Ecco l'elenco di ciò che abbiamo raccolto, ed i punteggi assegnati:

Proviamo a capire se tra loro hanno delle relazioni: mi dite che il legno si decompone grazie ai funghi; e gli uccelli si nutrono delle bacche. Queste due relazioni ci permettono di aggiungere 10 punti al nostro punteggio, che diventa di 156.

E' il momento di salutarci una volta usciti dal bosco: è stata proprio una bella mattina, grazie e buon anno!