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Olmo, La Città Stupita

Stampa  E-mail  Domenica 31 Agosto 2014 19:37

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olmo

Oggi, come tutte le mattine ho deciso di fare una piccola passeggiata per rilassarmi nel parco vicino a casa mia: il Parco Nord.
Qui, annoiato e distratto dal solito rumore delle auto che sfrecciavano in lontananza, lungo il viale Fulvio Testi, mi sono incamminato lungo il viale di pioppi che, come ogni giorno, assomigliavano a tanti uomini impettiti che ti scrutano dall'alto. 


Da qui, seguendo solo la pista ciclabile e il rumore dei miei passi mi sono perso nei miei pensieri e mi sono ritrovato in un luogo strano e mai visto del Parco. Vicino ad un enorme prato, ho trovato una strana costruzione di legno e foglie.
All'inizio, un po' perplesso, mi chiedevo cosa potesse essere ma, con coraggio alla mano, mi sono fatto forza e sono entrato. 

Sono stato accolto da una miriade di oggetti all'apparenza di poco conto: foglie di alberi, sassi di varie dimensioni, piume di uccelli, gusci di chiocciola, piccoli bastoncini di legno, pezzi di corteccia...
Un po' deluso e stanco, decisi quindi di riposarmi nel prato lì vicino e, con la testa immersa nell'erba alta e nei fiori, mi sono appisolato, o almeno così credo...
I ricordi si fanno un po' confusi da questo momento in avanti... 
Ricordo che mi svegliai e il primo pensiero che mi passò per la testa fu: dove mi trovo? Non è certo il posto dove mi sono appisolato poco fa...
Ero circondato da altissime e finissime lingue verdi, accanto a me c'erano piccole montagnette il cui colore mutava, a seconda della luce, dal marrone al nero.
Iniziai, a fatica, a muovermi in quella jungla di “lingue verdi” finchè arrivai davanti ad una grossa collina giallastra. Era veramente imponente!
Provai a scavalcarla, ma a causa della sua morbida consistenza, continuavo a essere spinto all'indietro. Decisi di accantonare l'idea di conquistare questa vetta e  mentre riflettevo sull'alternativa di aggirarla, la collina si sollevò!

Sotto di essa scorsi degli esseri a sei zampe dotati di una corazza scintillante e nera. 
Ero stupito e non avevo parole davanti a tanta meraviglia, quando sentii una voce provenire da dietro le lingue verdi: “Prova a farti trasportare da loro! Ti condurranno in un luogo magico..” -  “Chi sei?” - esclamai ... - “Un amico e un conoscitore del Parco. Il mio nome è Brughillo” 
Non feci in tempo a cercare di capire da dove provenisse quella voce che mi sentii mancare il terreno da sotto i piedi e, velocemente, mi ritrovai alla base di un vulcano brulicante di armature scintillanti, di colline giallastre e tappeti verdi di varie forme e colori. 
Nel trambusto generale, nella speranza di trovare una via di fuga, salii per caso su uno dei tappeti verdi. Inaspettatamente, un forte vento mi fece volare lontano dal vulcano, sempre più in alto.
Mi accorsi solo allora che il luogo in cui mi trovavo fino a qualche secondo prima era il prato dove mi ero addormentato...
Una goccia d'acqua mi fece svegliare di soprassalto e, stupito del sogno appena fatto, compresi quante meraviglie e sorprese possono nascondersi in un luogo comune e conosciuto, imparando a vedere il mondo attorno a me, con occhi diversi!
E voi quanti segreti riuscirete a scovare?


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