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Acero, La Città Temperata

Stampa  E-mail  Domenica 31 Agosto 2014 19:34

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acero

Durante i miei lunghi viaggi, mi capita spesso di imbattermi in luoghi insoliti.
L'altro giorno, mi sono ritrovato a vagare a in un luogo assai particolare in quanto tutto quello che mi circondava era di un colore sgargiante e più acceso del normale.
Camminando per i vicoli di questa città, mi ritrovai alle porte di un parco cittadino.


Qui, uno strano personaggio che indossava un mantello variopinto si presentò: “ Sono Brughillo! Non ho mai visto la tua grigia faccia da queste parti, sei nuovo? Hai bisogno per caso di una guida?”
Accettai, senza esitare e così iniziai ad addentrarmi con lui per i sentieri del Parco.
Fui immediatamente colpito dall'abbondanza di sfumature di verde presenti: si passava dal verde chiaro delle foglioline appena spuntate sui rami degli alberi, al verde scuro delle fronde di alcuni pioppi in lontananza.
Ma, non vi era solo il colore verde: c'era il giallo del tarassaco che spuntava tra i fili d'erba, il rosso delle bacche di biancospino, il viola scuro delle more, l'arancione di alcuni alberi che sembravano rimasti nella stagione autunnale.
Ad incorniciare il tutto vi era uno splendido cielo azzurro, solcato solo qua e là da qualche nuvola bianca.
Ad un tratto la mia guida pronunciò delle parole che assomigliavano quasi ad una formula magica: “ Color qui, color qua e tutto cambierà!”
I colori del suo mantello si mischiarono, emettendo una denso fumo grigio che andò a formare delle minacciose nuvole cariche di pioggia.
In un batter d'occhio mi ritrovai immerso fino alle caviglie nell'acqua.
Tutti i colori accesi del paesaggio di prima, si spensero: non vi era più differenza tra le varie tonalità di verde, né si distinguevano le more dai loro cespugli.
Dopo un attimo di smarrimento chiesi spiegazioni alla mia guida che, in tutta risposta, sorrise: “Se provi a guardare sopra di te, noterai un grandissimo arco colorato!”
Puntando il mio naso verso l'alto, mi resi conto che le nuvole erano scomparse e avevano lasciato il posto ad un arco colorato: una vera e propria magia!
Dopo qualche minuto di stupore la mia espressione mutò, carica di domande… ma, prima di poter aprire bocca, Brughillo spiegò: “Devi sapere che tutti i colori che vedi al di fuori di questo luogo sono opera mia: grazie alla magia che hai appena visto, posso portare i colori lontano, farli viaggiare.
Senza di loro il mondo non sarebbe altro che un deserto di grigi.”
Detto ciò, si avvolse nel suo mantello e scomparve.
E voi, con un mantello come quello di Brughillo, cosa fareste?


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