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1c - s.secondaria di primo grado Franceschi - MIlano - 7 ottobre 2013

Stampa  E-mail  Scritto da Erica Terzoli    Domenica 06 Ottobre 2013 11:00

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Il tempo anche oggi continua a non darci tregua e il sole rimane nascosto dalla coltre di nubi autunnali che sembrano attanagliare la città da qualche giorno...

Nonostante le avversità metereologiche i nostri amici giungono al Parco, pronti per immergersi nella sua storia!

 Dopo le nostre presentazioni, è il momento di "presentare il Parco"!

Quando è nato? Chi la creato? E' sempre esistito?

Dopo varie ipotesi capiamo che tutto quello che ci circonda non è sempre esistito: che il Parco Nord è stato creato.

Ma da chi? Cosa c'era prima dei prati, dei boschi, dei laghetti?

La Breda era un'industria che produceva aerei utilizzati nel secondo conflitto mondiale e che, terminata la guerra, fallendo, ha lasciato l'area dove oggi sorge il Parco completamente degradata.

Ma secondo voi, come è nato il Parco?

"Qualcuno ha bonificato la zona e ha piantato degli alberi"..infatti qualcuno di voi nota che gli alberi sono posti in filari, segno indiscutibile di un intervento umano.

E i laghetti? Proviamo a spostarci vicino ad uno di essi e a scoprirlo insieme!

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Cosa vedete davanti a voi? "Un laghetto con anatre, pesci e vari tipi di vegetazione"

Bravissimi, ma secondo voi, come sono stati costruiti?

"Hanno scavato delle buche e le hanno riempite d'acqua" uno di voi mi dice.

Ma, se noi versiamo l'acqua in una fossa, siamo sempre certi che questa non percoli negli strati sottostanti? Scopriamo che ci sono vari tipi di terreno e che per poter costruire i laghetti del Parco ne è stato usato uno impermeabile, tipo l'argilla.

Ma gli animali?

"Di sicuro i pesci sono stati portati, ma gli anfibi, i rettili o i mammiferi sono migrati qui in quanto zona verde in un mare di palazzi" mi dite.

Benissimo, ora possiamo proseguire verso la prima tappa della storia del Parco : il teatrino.

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Questo luogo un po' strano, oggi utilizzato come angolo di realx del Parco, un tempo era il carroponte della fabbrica Breda. Qui, infatti, venivano assemblati gli aerei!

"Ma come mai ci sono delle colline a Milano?" qualcuno di voi dice.

Ottima osservazione! E' una cosa insolita vedere delle piccole montagnette in un'area pianeggiante...

Come si saranno create? "Le ha fatte l'uomo" "Sono costituite dalle scarti della lavorazione della Breda!" ottima intuizione!

Col passare del tempo, dovete sapere che questi metalli di scarto si sono trasformati in rocce dette "marogna".

Ora possiamo dirigerci verso la prossima tappa!!

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Ci troviamo di fronte ad uno strano monumento: cosa sarà mai? Provate ad aguzzare la vista e lo scoprirete...

Qualcuno di voi nota che è un monumento in onore dei deportati ai campi di concentramento durante il secondo conflitto mondiale. Ma come mai si trova qui? 

"Perchè i deportati sono proprio gli operai della Breda!"

Bravissimi! Ma quale era lo scopo di deportare degli operai? Dopo qualche congettura arriviamo alla soluzione: deportando i lavoratori della Breda, la fabbrica non poteva lavorare a pieno regime, diminuendo, quindi la produzione bellica.

Bravissimi! Ora qualche minuti di silenzio per i caduti...

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E' giunto il momento di proseguire.

Ci dirigiamo verso un'area pic nic dalla forma strana...osservandola ci ricorda i binari di un treno...

Ed è proprio di questo che si tratta! Dopo il termine della seconda guerra mondiale, la Breda ha indirizzato la sua produzione verso i vagoni ferroviari e della metropolitana in quanto la domanda di materiale bellico era notevolmente calata.

Provate a cercare i vecchi binari...

"Eccoli! Si vedono le traversine!" urla qualcuno.

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 Bravissimi! Osservando intorno notate che la Natura si è riappropriata di qualcosa di suo: c'è un enorme albero che è riuscito a crescere nel cemento e sul ferro...

Il suo nome è Bagolaro o spacca sassi: da questa sua caratteristica nasce il suo nome!

Ma, proseguiamo verso il prossimo punto!

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 Vicino alla Cascina Centro Parco ci blocchiamo perchè vediamo spuntare dalle fronde una strana palazzina... E' la Palazzina Volo: torre di controllo dell'aereoporto dove venivano testati i veivoli prodotti dalla Breda.

Il tempo e la pioggia ci impediscono di soffermarci di più, quindi ci spostiamo verso la tappa finale della visita: i Bunker.

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Scopriamo che queste strutture sotterranee vennero costruite dalla Breda per i propri operai: erano rifugi antibombardamento (come ce ne sono molti in giro per Milano).

Questo piccolo tratto ristrutturato dal Parco ha una strana forma: è a zig-zag. Questo per evitare alla deflagrazione della bomba che poteva colpire il Bunker, di proseguire per tutta la sua lunghezza, ma di fermarsi in un'unica zona.

Notate che oltre ai corridoi dove le persone attendevano la fine dei bombardamenti, ci sono delle aree separate: le zone di vettovagliamento dove venivano stipati i generi alimentari in caso di permanenze prolungate.

E' giunta l'ora di salutarvi...alla prossima!

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