Dopo il pic-nic di panini imbottiti e succhi di frutta, eccoci di nuovo sul prato pronti a ripartire per continuare la nostra giornata insieme. Vi ritrovo pieni di energia e voglia di fare, ma soprattutto di giocare ed è per questo che ci dirigiamo verso l'aula verde alla riscoperta di nuove attività.

Oggi pomeriggio sperimenteremo i nostri sensi dall'olfatto al tatto. Ci sediamo in cerchio sul prato, chiudiamo gli occhi e come degli animaletti annusiamo ciò che ci circonda. Sentiamo il profumo dell'erba, della terra e del vento o meglio dei profumi che il vento trasporta nel nostro nasino. Poi tocca al tatto, chiudiamo gli occhi e tocchiamo l'erba e gli oggetti che abbiamo accanto. Sentiamo subito che ci sono delle differenze, e già l'erba al tatto è ben diversa da qualcosa senza vita come il nostro zainetto!

Ma non contenti ci cimentiamo nel riconoscere con le nostre mani qualcosa di più complesso.  Muniti di mascherine ci dirigiamo verso il bosco e lì si che sarà dura camminare con gli occhi coperti!

Ci posizioniamo in fila, tiriamo giù le mascherine sugli occhi e si parte...

Per fortuna una fune ci aiuta a orientarci, afferriamola bene e non ci perderemo.

Tocchiamo tanti sacchetti contenenti materiali diversi e anche le nostre sensazioni sono diverse. Qualche sacchetto è piu morbido, forse contiene dentro un pò di spugna, mentre qualche altro è più pesante e non è semplice capire cosa cè dentro.

Dopo aver sperimentato il senso del tatto con le mani proviamo a sperimantare questo senso anche con i nostri piedi. Via le scarpe e si inizia a calpestare scalzi tutti i materiali del percorso sensoriale.

Adesso siamo un pò stanchi e alla ricerca di un nuovo metodo per rilassarci. Valentina ci propone di abbracciare un albero. 

Se poggiamo la nostra guancia sul legno e stringiamo le braccia attorno al tronco sentiremo qualcosa di sicuro interessante.

Con questa ultima attività concludiamo questa bellissima giornata e vi mandiamo un forte e caloroso arrivederci alla prossima!

                                                                                    Le educatrici Rita e Valentina