Il guardaparco Mario usava visitare e controllare ogni giorno una diversa zona di parco.
Ma quello che quotidianamente osservava era sempre lo stesso paesaggio!
La stessa situazione.

All’inizio si trovava a camminare all’interno di una zona molto ordinata e pulita. E questa cosa gli faceva molto piacere. Ma dopo un po’ del suo girovagare il luogo ordinato si trasformava in un puro disordine. Sembrava che improvvisamente tutti gli elementi naturali si fossero mescolati tra di loro in modo veramente caotico.
Non si riconosceva più nulla: un albero si intrecciava ad un altro, le radici partivano da terra e salivano in alto, funghi e alghe da tutte le parti! Anche gli animali facevano fatica a muoversi in quell’intrico!

Poi … camminando un po' oltre … Mario ritrovava l’ordine di prima, come il giardino di una nonna che cura i suoi fiori con tanta attenzione!
E poi ancora … un altro luogo “selvaggio”!

Insomma, la giornata di Mario era sempre così, un passaggio continuo dall’ordine al disordine, dalle linee geometriche al caos primordiale!

Come mai sempre questo continuo, regolare, alternarsi di situazioni?
Chi o che cosa poteva avere la responsabilità di questa situazione?
Sarà stato così anche altrove?

Un bel giorno Mario incontrò un suo vecchio amico che non vedeva da molto tempo, Brughillo!
Anche lui aveva l’abitudine di girare ogni giorno per il parco. Ma non per lavoro … semplicemente perché lui amava questo luogo e sentiva ogni giorno il bisogno di tuffarvisi dentro.

Mario confidò al suo vecchio amico questa cosa strana che ogni giorno verificava e … sorpresa grande … anche l’amico Brughillo aveva notato ciò!
Solo che … Brughillo … vedeva i luoghi ordinati del guardaparco Mario come giungle impenetrabili e … le fitte e caotiche zone … come tranquilli e ordinati sentieri in mezzo ad aiuole fiorite!

Una cosa strana, vero?

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