You are here Home Le classi in visita al Parco 2a - s.primaria via Diaz - Bollate - 13 maggio 2011

2a - s.primaria via Diaz - Bollate - 13 maggio 2011

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Giovedì 12 Maggio 2011 22:31

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Ciao a tutti! Ben arrivati al Parco Nord! siete tanti, appena scesi dal pullman in via Arezzo, in questa soleggiatissima e calda giornata di tarda primavera. Voi e i bambini della sezione e venite con me, Alessandra,  e Tiziana.

 

Formiamo tutti insieme un grande cerchio. C'è il vento, ci sono gli aerei che passano rumorosi sulle nostre teste, ma riusciamo a presentarci lo stesso! Arrivate da Bollate, e pochi di voi conoscono il Parco Nord. Voi abitate vicini ad un altro parco, Il Parco Groane. Sono un po' diversi!

Vi raccontiamo brevemente di questo Parco, che è stato costruito dall'uomo, perché qui c'erano fabbriche e campi. L'uomo ha seminato i prati, a creato e piantumato i boschi. E qui, in questo luogo circondato da tanta città che vediamo intorno a noi, qui il Parco accoglie bambini e adulti non solo lungo i sentieri del bosco, ma anche lungo le piste ciclabili, gli sterrati, sulle panchine, alle fontanelle, nei campi da clacio. Questo Parco è un parco creato perché ci vengano tutti.  E' un parco dove non c'è solo verde, ma anche tante persone che lo vivono in modi diversi. Ed è un parco che viene curato, i prati tagliati, gli alberi malati tolti e sostituiti con alberelli sani.

Noi oggi scopriremo un particolare di questo Parco, e lo faremo seguendo una storia. Ma prima di raccontarvela, ci spostiamo lontani dal traffico: attraversiamo una strada, e ci sediamo in un angolo più tranquillo, all'ombra su un prato.

E qui, da una borsa compaiono degli ortaggi: finocchi, carote e peperoni. Tiziana ne consegna uno ogni coppia. A molti piacciono questi ortaggi, ma, sono uguali o diversi? Diversissimi!

Ma una cosa in comune ce l'hanno, sono tutti nati...da un seme!E hanno tutti bisogno di sole, acqua e il terreno giusto per crescere.

Il seme del peperone lo conoscete tutti, perché spesso lo avete visto, proprio dentro al peperone. Ma della carota, che qualcuno dice essere una radice, e del finocchio, che non sappiamo bene cos'è, nessuno ha mai visto il seme...dovremo chiedere a qualcuno ma prima...

...diventiamo tutti semini... chiudiamo gli occhi...ognuno è il semino del proprio ortaggio...ognuno è pronto a viaggiare con il vento, e ad andare a scoprire qual è il luogo adatto per germinare e crescere, e quali sono le cure giuste...

Un tocco sulla spalla o sulla testa, e il vento ci porta...

Prima sull'asfalto: è troppo duro qui, le radici non entrerebbero, e farebbe troppo caldo, l'acuqa della pioggia asciugherebbe subito! E non avremmo da bere.

Poi sul prato: qui il terreno è morbido...ma, l'erba è troppo corta, vuol dire che viene tagliata, non avrebbe vita lunga la nostra piantina!

Rifugiamoci allora in un giovane boschetto: qui l'erba è quasi troppo alta, ma soprattuto, una volta cresciuti gli alberi, non avremmo più luce!

Allora via di nuovo, a cercare un posto adatto...e forse...in fonfo al sentiero... degli orti!

Voi sapete cosa sono, perché ne avete uno a scuola. Questi sono gli orti del Parco, e noi siamo arrivati nel nucleo ortivo di via Adriatico!

Ad aspettarci troviamo diversi ortisti, che gentilissimi ci raccontano del loro lavoro, di quello che ha bisogno una piantina per crescere, e che poi a piccoli gruppi ci accompagnano nel loro orto, regalandoci fiori e qualche piantina.

Abbiamo da loro la conferma che il peperone è un frutto, e lo apriamo per vedere i semini, che, ci dicono, van fatti seccare bene prima di seminarli! Ci confermano che la carota è una radice, un tubero meglio, e come la carota ci sono le patate e i rapanelli, e ne possiamo osservare alcuni piccolissimi! Il finocchio invece è un fusto, un gambo, la parte che sorregge le foglie.

Via via che visitate gli orti poi raggiungete me e Tiziana al tavolo, e qui, grazie a terra e vasetti messi a disposizione dagli ortisti, provate a piantumare giovani rapaneli bianchi, rossi, pomodori, zucchine.

Tutti i vasetti vanno innaffiati!

Prima di andare, Valeria, che per il Parco e segue gli orti ed è il riferimento degli ortisti, ci vuole ringraziare, e ci spiega che l'arte di coltivare la terra è antica, che è nata tantissimi anni fa, quando l'uomo ha imparato a fermarsi in un luogo e a coltivare i semi che trovava nei frutti che mangiava o nelle piante che man mano conosceva.

Non ci resta che gridare un enorme GRAZIE! alle persone che ci hanno accolto oggi, ed incamminarci verso i prati davanti alla Cascina dove mangerete: per fortuna che il pullman ci aspetta e ci da un passaggio! Il cammino è più veloce! E il pranzo più vicino!

Noi ci rivedremo oggi pomeriggio!

 

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