Di solito pochi notano la presenza dei ponti … o almeno non se ne coglie con consapevolezza l’importanza!
Immaginate come sarebbero, per esempio, i fiumi senza i ponti!
Due nazioni separate … persone che non si parlano e che non vengono in contatto tra di loro.

I nostri amici del Bosco Antico – Brughillo era uno di loro – ma anche quelli del Prato Grande, dell’ Albero Maestoso, avevano molto timore a muoversi oltre al luogo dove abitualmente vivevano.
Ovunque, intorno a loro, vi erano strade e torrenti che isolavano di fatto le varie zone del parco.
Era pericoloso attraversare la strada … si rischiava di rimanere schiacciati da una di quelle grosse scatole veloci. Oppure si rischiava di affogare, soprattutto quando il fiume Seveso si ingrossava improvvisamente e l’acqua scorreva veloce!

Fino ad un bel giorno!
Ci fu bufera, acqua, tuoni, fulmini … proprio i momenti in cui si vedeva poco e il traffico risultava essere più rischioso. E quando il fiume si “arrabbiava” … e si riempiva d'acqua!
Un fulmine colpì un vecchio albero e lo fece cadere! Molti dicevano fosse già morto … un morto in piedi!
Il caso volle che l’albero, cadendo, andò a coricarsi sull’altra parte della strada.

Subito Brughillo – il più curioso ed intraprendente tra gli abitanti del Bosco Vecchio – salì sul grosso tronco per vedere cosa fosse successo. Cammina, cammina – in equilibrio sul nodoso tronco – si ritrovò dall’altra parte della strada!
Wow! Senza problemi e senza pericoli! Si, magari, ogni tanto si rischiava di cadere di sotto, ma con un po’ di pratica e di attenzione tutto sarebbe andato per il meglio.

Che gioia! Vedere, conoscere, riconoscere nuovi e vecchi amici! Trovare nuove case e scoprire nuovi cibi!
E poi … anche i nuovi amici avrebbero potuto passare dall’altra parte! E imparare tante cose nuove.

Dal quel giorno … non è che si iniziò ad abbattere tutti i grossi alberi … ma sicuramente si iniziarono a cercare e scoprire tanti modi nuovi per “gettare ponti”! 

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