Sei in ... Home Le classi in visita al Parco 2 - s.secondaria di 1° "Beschool" - Milano - 19 ottobre 2012

2 - s.secondaria di 1° "Beschool" - Milano - 19 ottobre 2012

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Domenica 21 Ottobre 2012 18:09

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Ben tornati e ritrovati a tutti! Oggi è un sereno pomeriggio autunnale ed eccoci di nuovo insieme al Parco. Oggi non saremo da soli!

Infatti, come eravamo rimasti d'accordo lo scorso anno, oggi parleremo di animali e ci accompagneranno nelle nostre esplorazioni le Guardie Ecologiche Volontarie: Federico, Giulia, Mario, Iano e Gabriele.

Ci raccontano che loro tra le tante cose che fanno si occupano anche del posizionamento e della manutenzione delle cassette nido per gli uccelli.

Le casette nido sono un aiuto per gli uccelli più deboli, spinti dagli altri ai margini del bosco, per garantirgli un posto più tranquillo e sicuro dove nidificare. Hanno un' apertura piccola, per evitare che cornacchie o picchi entrino con la testa ed arrivino alle uova o ai pulcini.

Ce ne mostrano alcune, con all'interno due tipologie di nido: un nido di passeraceo, costituito soprattutto da paglia, e uno di cincia, realizzato con muschio e peli.

due tipologie di nido grazie a delle cassette nido opportunamente trasparenti da un lato: un nido di passeraceo, costituito soprattutto da paglia, e uno di cincia, realizzato con muschio e peli.
C'è anche un favo di calabroni, che spesso occupano il nido dopo la primavera, una volta che gli uccelli lo hanno lasciato.due tipologie di nido grazie a delle cassette nido opportunamente trasparenti da un lato: un nido di passeraceo, costituito soprattutto da paglia, e uno di cincia, realizzato con muschio e peli.

C'è anche un favo di calabroni, che spesso occupano il nido dopo la primavera, una volta che gli uccelli lo hanno lasciato.

Ogni autunno le cassette vanno pulite dai resti di nido primaverili, altrimenti da una parte una volta che i nidiacei sono volati via, il nido viene abbandonato e diventa la casa per altri animali: ragni, forbicine, e come abbiamo visto calabroni rendendo a volte la cassetta inospitale per i piccoli uccelli, inoltre gli uccelli di anno in anno costruirebbero un nido sopra l'altro fino a riempirle e a renderle inaccessibili poiché nessuno di loro riutilizza due primavere di seguito lo stesso nido!

Ora che abbiamo tutte queste informazioni ci incamminiamo con le GEV per controllare le cassette e vederne il loro contenuto.

Grazie ad un elenco e una mappa loro sanno dove le hanno collocate.

Con un lungo bastone le cassette vengono sganciate e portate a terra,

dove viene controllato il loro contenuto, vengono ripulite e vengono liberati i fori sul fondo che servono per il drenaggio dell'acqua.

A volte capita di trovare anche resti di uova o uova intere!

Nel nostro percorso grazie agli occhi attenti di un compagno troviamo anche un povero riccio morto.

E i colleghi GEV del gruppo che ci sta accompagnando ci mostrano anche un fagiano dorato scappato da un agriturismo qui vicino. Ora lo riconsegneranno ai proprietari, ma è l'occasione per parlare con voi delle specie alloctone e autoctone, e cioè degli animali che vivono in un certo ambiente perché gli ppartengono e fanno parte di quell'ecosistema e di chi invece è stato immesso dall'uomo o direttamente o indirettamente.

Continuamo a cercare cassette nido passando dal monumento ai caduti del parco.

Ecco i risultati del censimento di oggi:
- un nido non finito di passeraceo
- un nido di passeraceo dubbio
- un nido di cinciallegra

Saluitiamo e ringraziamo le GEV e rimaniamo d'accordo che proverete a costruire delle cassette nido anche voi a scuola. Le cose importanti da ricordare sono il tetto apribile per la manutenzione e pulizia, il foro non più grande di 2 cm e di fare dei buchi sul fondo.

Per finire osserviamo che sulla montagnetta ci sono tante tracce di un altro animale: il congilio, che qui scava le sue tane e che su questi prati esce alla sera e al mattino presto. Individuiamo alcune zone gabinetto.

Il tempo in realtà per oggi pomeriggio è finito, ma la prossima volta ci dedicheremo agli altri animali del Parco, in particolare a quelli che vivono negli stagni!

Buon lavoro e inverno a tutti!

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