Sei in ... Home Le classi in visita al Parco 3c - s.secondaria di primo grado "Giuliani" - Cinisello Balsamo - 3 marzo 2011

3c - s.secondaria di primo grado "Giuliani" - Cinisello Balsamo - 3 marzo 2011

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Giovedì 03 Marzo 2011 00:28

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Ciao a tutti! Ci incontriamo alle scuole del Parco, e ci incamminiamo subito: oggi il cielo è grigio e l'aria fredda, e noi dobbiamo scoprire tante cose!

 

 

Ci fermiamo ai iedi di una strana collina e ci presentiamo. Alcuni di voi sono già venuti qui mentre frequentavano le elementari o le medie, e qui ci venite in bici o a giocare a calcio o a basket.

A scuola avete approfondito i cambiamenti del vostro territorio nel corso dei secoli, scoprendo che prima Cinisello era un'area a gricola, poi urbanizzata, e che negli anni '70 "arrivò il Parco".

Questo Parco è stato creato pensando ai cittadini, grandi e piccoli, e si sviluppa sul territorio di sei  comuni, a volte diviso da strade anche molto trafficate. E' un parco "artificiale", perché costruito dall'uomo.

Vi racconto la storia del Parco, lunga trent'anni, ed insieme immaginiamo che siate architetti e come si possa essere trasformata una zona in parte industriale, in parte agricola, nell'area verde di oggi: prima di tutto, mi dite, avranno fatto una piantina e disegnato dove fare i boschi, i prati, i viali.

Poi avranno iniziato i lavori: pulizie, semine, piantumazioni. Alcuni reperti di archeologia industriale del passato sono stati trasformati, per esempio il teatrino alle nostre spalle o l'area ex binari Breda, diventato un punto pic-nic. O la montagnetta, questa collina che in realtà qui non ci dovrebbe essere, perché siamo già in una zona considerata pianura!

Saliamo su una montagnetta anch'essa frutto del lavoro umano. Qui sotto ci sono tutti gli scarti delle lavorazioni degli alto forni della Breda, che estraeva il ferro dalle rocce ad altissime temperature ottenendo ferro liquido che poi veniva fatto solidificare dandogli una forma adatta al suo utilizzo.

Ricoperta da terra e con le giuste piantumazioni - oggi la montagnetta sembra tutto fuorché una montagna di scarti.

In cima, un monumento e una serie di lapidi ci indicano che qui si ricordano gli operai deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Nella giornata della memoria qui si ricordano tutte queste persone che persero la vita lontano da casa, e ancora si intravedono, nelle teche del monumento, i sassi e le terre che provengono proprio dai diversi campi.

Da qui si vede bene il teatrino ex-carroponte:

E' il momento di spostarci e camminare un po'.
Lungo la strada osserviamo una vecchia torretta militare di avvistamento... è legata al posto dove stiamo per andare!

Raggiungiamo  un’area da poco sistemata, dove facciamo merenda.

Qui c’è anche l’ingresso ai bunker, da poco restaurati: erano rifugi strettamente legati all’aeroporto militare di Bresso, oggi utilizzato per uso civile e che si trova dietro agli alberi alle nostre spalle. Qui durante la seconda guerra mondiale vennero costruiti bunker anti-bombardamento, perché ovviamente era un punto strategico e quindi un possibile bersaglio di bombardamenti.

Entrando osserviamo le pesanti porte di cemento che dovevano servire per resistere il più possibile ad un'esplosione. Notiamo come le gallerie siano disposte ad angolo retto, così ché se un'esplosione ne avesse distrutta una le schegge non sarebbero arrivate alle altre.

Lungo le gallerie erano disposte le panche per sedersi, troviamo poi i bagni e delle stanze forse per conservare cibo e acqua. Troviamo anche alcune vecchie foto appese che ci mostrano l'aeroporto e i bunker cinquant'anni fa.

Usciamo dall'ingresso in fondo, e verifichiamo che passare dalla superficie è molto più breve che dalle gallerie!

La mattinata e finita. Regalo a ciascuno di voi la mappa del Parco Nord, che utilizzarete a scuola.

Buon lavoro a tutti!

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