Il guardaparco ha una funzione molto importante all’interno di un’area protetta, ovvero quella di rappresentare l’interfaccia tra il parco e i cittadini.
Ovviamente lui non è il solo a svolgere questo ruolo, ma sicuramente il fatto che questa figura professionale debba continuamente girare per il territorio, osservare, controllare, agire, fa sì che sia anche colui che si trova maggiormente a contatto con chi il parco lo frequenta.
Allora si comprende come una attività didattica incentrata su questa figura debba necessariamente basarsi sui rapporti tra le persone, sui compiti che ognuno ha e deve svolgere, sulla ricaduta che questi rapporti hanno con il mondo della natura.
Questa attività didattica prevede quindi dei ruoli ben precisi:
- Il Guardaparco: non è detto che sia fisicamente presente durante l’uscita, in ogni caso è lui che ci dà i compiti, si sente parlare spesso di lui, di ciò che fa, si leggono i suoi “diari” di lavoro… gli alunni si confrontano con questa figura su come comportarsi nelle diverse situazioni che si possono presentare in un parco.
- La Guida: è l’accompagnatore, il facilitatore, il portavoce del Guardaparco, è l’amico di Brughillo.
- Gli Alunni: diventano Guardaparco per un giorno, osservano e rielaborano le esperienze vissute nel Parco stabilendo e condividendo regole “loro”.
- Gli Insegnanti: sono protagoniste attive dell’attività dei piccoli Guardaparco, redigendo durante l’uscita un “rapporto di servizio”, fondamentale per la chiusura di ogni giornata da Guardaparco (cosa è stato notato, osservazione del gruppo, valutazione finale).
- Brughillo: deve diventare Guardaparco e ha bisogno dell’aiuto dei più piccoli … li invita ad osservare il Parco con occhi “diversi” e a vedere ciò che spesso sfugge ad un visitatore distratto e frettoloso.
Come si svolge il programma “Guardaparco per un giorno”?
Innanzitutto, in classe, in preparazione del primo incontro al parco, gli alunni dovranno elaborare liberamente alcune idee sulla figura del Guardaparco.
- Chi sarà mai?
- Quali compiti svolgerà?
- Come si vestirà?
- Che cosa bisognerà studiare per essere un buon Guardaparco? …
La prima uscita (autunno-invernale) al parco inizierà con l’assegnazione di un incarico alla classe.
Che potrà essere preciso, nel senso di andare a ricercare o ad agire qualcosa di prestabilito, oppure più generico, alla ricerca dell’imprevisto nel parco.
Soprattutto in questo ultimo caso ci saranno utili le Carte di Propp del Parco Nord.
Ogni attività e ogni osservazione dovranno essere sempre registrate durante l’escursione: potremo raccogliere reperti naturalistici, produrre immagini fotografiche, annotazioni scritte.
Al termine dell’incontro dovremo aver assimilato al meglio la “prima lezione” del provetto Guardaparco: potremo decidere quali suggerimenti e indicazioni dare a Brughillo per essere anche lui un Guardaparco “come si deve”, quali regole elaborare per arricchire il nostro Decalogo delle cose che si devono fare in un parco, redigere un Rapporto Finale.
Durante la seconda uscita (primaverile), dopo aver elaborato in classe le idee emerse in occasione del nostro primo incontro, avremo modo di mettere in pratica le nostre capacità di Guardaparco attraverso un gioco a tappe con momenti di osservazione, indagine, confronto, azione (la scuola del Guardaparco).
#DovelUomo
#CostituzioneTerra
Il diritto di stabilire nuove regole. C’è bisogno di tanta fantasia per stabilire le nuove regole! E anche nuove narrazioni.
Il diritto ad avere una scuola diversa … una nuova scuola!
Serve una scuola che prepari allo … studio! Allo studio di tutta una vita!
Il diritto alla casualità, all’imprevisto.