Questa mattina ci troviamo all’ingresso del Parco Nord con la Scuola Primaria Montessori di Milano. Ad accogliervi ci siamo io, Bianca e Alessandra. Dopo esserci divisi in gruppi scegliamo un punto soleggiato del grande pratone vicino all’Aula Verde e ci presentiamo. Io sono Martina e voi come vi chiamate? Dopo un rapido giro di nomi, dove ho modo di conoscere anche le vostre insegnanti, cerchiamo di capire insieme la storia del Parco e le sue caratteristiche.
Ragioniamo su che cosa sia un parco e perché è importante prendersene cura. Mi dite che un parco è il luogo in cui vive la natura ed è nostro compito proteggere le specie viventi che ci abitano. Stiamo parlando non solo della fauna ma anche delle innumerevoli specie vegetali che iniziarono a popolare questa zona intorno agli anni Sessanta. Molti di voi si aspettavano un parco più antico. Il Parco Nord è un’Area Naturale Protetta abbastanza recente, nata dalla volontà di alcune persone che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale decisero di realizzare un grande parco pubblico. Tutto quello che vedete intorno a voi un tempo non esisteva e al suo posto sorgeva una fabbrica siderurgica che, durante il conflitto mondiale, produceva e testava aerei da guerra.
Possiamo dire, quindi, che il Parco Nord è un parco artificiale perché è stato costruito dall’uomo. Ma come è possibile dare vita ad un parco? Subito vi vengono in mente le piantumazioni degli alberi e la semina dei prati. Cerchiamo di capire insieme quali sono le varie fasi che permettono di realizzare un parco e il lento processo che, grazie alla vegetazione e all’acqua, ha portato fin qui diverse specie di animali.
Ora che conosciamo la storia di questo parco capiamo ancora di più l’importanza di preservarlo. “Anche noi siamo Natura” dice un vostro compagno, e proteggere il Parco significa anche prendersi cura di noi stessi.
Bene ragazzi, a questo punto è arrivato il momento di esplorare uno dei boschi più antichi del parco. Ci lasciamo guidare dal sentiero tracciato e dopo una piacevole passeggiata raggiungiamo il punto da cui partiremo per l’esplorazione. Qui ci dividiamo in tre gruppi e ci diamo mezz’ora di tempo per conoscere il bosco e scoprirne la biodiversità. Avete mai sentito questa parola? Che cosa significa? “Indica la varietà di esseri viventi in un luogo”, dice una vostra compagna. Esatto, più specie animali e vegetali sono presenti in un’area, più questa è ricca di biodiversità. La biodiversità è importante per garantire un equilibrio biologico dell’ecosistema. Ecco che la funzione di un parco è anche quella di preservare la biodiversità delle specie, a maggior ragione all’interno di zone industriali o urbane.
Per l’esplorazione avete portato con voi vari strumenti che ci torneranno utili: macchine fotografiche, binocolo, coltellino…
Troviamo alcune parti di corteccia, alcune sono ricoperte da un leggero strato di muschio mentre altre presentano dei forellini sulla parte esterna. Poco distante da noi c’è un ramo morto con delle incisioni particolari sulla strato più interno della legno. Che cosa saranno? Alcuni pensano agli artigli di una volpe, altri ai percorsi scavati dalle formiche. Il ramo è lungo e non è possibile portarlo via. Provate a tagliarne un piccolo pezzo aiutandovi con il coltellino.
Gli alberi caduti non finiscono di sorprenderci. Trovate un tronco completamente ricoperto da piccoli funghi bianchi. Sono i cosiddetti funghi decompositori che mangiamo il legno morto fino a disgregarlo e riciclarlo in materiale organico fertile, l’humus.
Una volta esaurito il tempo per l’esplorazione, usciamo dal bosco in direzione del pratone di fronte alla Cascina. Qui ci prendiamo una pausa per fare merenda e visto che è una bella giornata ne approfittiamo per scaldarci al sole.
Ma c’è una sorpresa…conosciamo una giovane ricercatrice francese con uno strano strumento in mano. Ci spiega che sta facendo uno studio sulle frequenze sonore emesse dalle cinciallegre, una delle specie di uccelli che popolano il parco. Siete curiosi di ascoltare anche voi i versi delle cince…
Poi osserviamo insieme tutti i materiali naturali che avete trovato nel bosco. Sono davvero tanti e diversi! Frutti, semi, fiori, foglie, piume…
Prima di capire che cosa sono vi chiedo di allestire delle vetrine in cui inserire i vostri reperti. Date libero sfogo alla fantasia realizzando tre bacheche molto diverse tra loro ma tutte ugualmente belle e colorate.
A questo punto è arrivato il momento di scegliere l’oggetto che vi piace di più tra quelli da voi esposti. Quale scegliete? Perché?
Il primo gruppo sceglie un piccolo strato di corteccia perché ha dei disegni elaborati sulla parte interna del legno. È opera di un coleottero, un tipo di insetto che ama scavare queste gallerie nel legno morto. Ma come ha fatto a entrare nella corteccia? Se osserviamo la parte esterna, vediamo che ci sono dei piccoli fori scavati dall’insetto per crearsi un varco nel legno.
Il secondo gruppo sceglie di mostrare ai compagni un legnetto verde e giallo. Volete sapere che cos’è la superficie colorata che lo riveste. Sono dei licheni, esseri viventi nati dalla simbiosi da un fungo e un’alga. Possono crescere sugli alberi e sulle rocce e si dice che siano degli indicatori della qualità dell’aria perché non tollerano molto l’inquinamento atmosferico.
Il terzo gruppo mostra due legnetti con degli strani rigonfiamenti. Ma di che cosa si tratta? Vi lascio questa piccola ricerca da fare in classe, la prossima volta che ci incontriamo mi raccontate che cosa avete scoperto!
A presto ragazzi, ci vediamo in primavera per esplorare un’altra area del Parco Nord.