Buongiorno ragazzi e bentornati di nuovo al Parco Nord! Questa mattina continueremo a conoscere la biodiversità del Parco, di cui avevamo già iniziato a parlare la vostra scorsa. Oggi affronteremo la biodiversità legata ad un particolare habitat naturale, ossia le zone umide. Seguiremo un percorso che ci porterà a scoprire e approfondire alcuni aspetti degli ambienti acquatici, tra cui la fauna e la flora che li caratterizzano.
Iniziamo da un luogo simbolo del Parco Nord: l’Area Didattica Natura; questa zona è una delle più ricche del Parco Nord in termini di biodiversità. Andiamo a scoprirla!
Osserviamo la nuova pozza dei rospi, progettata e costruita dagli operatori del Parco un paio di mesi fa. Al suo interno, in primavera, si possono vedere girini di rospo smeraldino e rana verde. E i rospi adulti dove si nascondono? Loro amano stare nelle zone boschive o nei prati…vengono qui alle pozze solo per accoppiarsi e riprodursi.
Poco più avanti troviamo un’altra pozza, meno recente. Si capisce che è qui da più tempo per la folta vegetazione che ormai è cresciuta intorno, fino a farla sembrare un piccolo stagno naturale.
Ma la biodiversità non la troviamo solo in prossimità dell’acqua…ecco dei grandi funghi cresciuti sui tronchi morti degli alberi. Il diametro di alcuni supera la larghezza delle nostre mani, sicuramente sono cresciuti in seguito alle piogge dell’ultima settimana.
Di fronte ai tronchi a terra trovate un cartello che descrive la visione delle api. I piccoli fori lungo il paletto in legno ci consentono di vedere il mondo come se fossimo delle piccole api in cerca di polline…
Superato il piccolo canneto arriviamo al famoso Nonno Ciliegio, che in questa stagione ci inizia a regalare delle ciliegie squisite. Ne approfittiamo per cercare qualche frutto già maturo tra i rami a terra, probabilmente caduti a causa del forte vento di questa notte.
Mentre concludiamo il giro all’interno dell’Area Didattica incontriamo un piccolo essere bicolore: una ninfa di Cydnidae, appartenente alla famiglia delle cimici.
Dopo esserci lasciati alle spalle il cancelletto dell’Area Didattica, proseguiamo tenendo il canneto sulla sinistra. Questo ambiente riproduce in grande il piccolo stagno osservato prima. Qui le cannucce d’acqua e le typhe sono più alte e maestose, tanto da nascondere quasi completamente il canale che scorre all’interno.
Lungo le sponde del canale sentiamo un profumo familiare…è l’inconfondibile aroma della mentuccia selvatica.
Ma eccoci arrivati alla fine della parte più selvaggia del canale; d’ora in avanti le acque saranno più limpide e facili da osservare. Oggi siamo molto fortunati e riusciamo a vedere diversi animali al suo interno: pesci di piccole e medie dimensioni, un gambero rosso della Louisiana, un lombrico e diversi molluschi bivalvi.
Infine arriviamo alla fontana tonda, un altro luogo molto importante per la riproduzione degli anfibi: rane, rospi e tritoni punteggiati. Le fontane da aprile a settembre non vengono pulite dalle alghe proprio per preservare l’habitat di questi animali e consentire ai girini di raggiungere l’età adulta.
Questa mattina, purtroppo, il tempo a disposizione sta per esaurirsi. Abbiamo visto, però, che la biodiversità si nasconde in ogni angolo della Natura, grande o piccolo che sia…bisogna solo essere in grado di lasciarsi sorprendere dalle sue innumerevoli forme di vita.
Ciao ragazzi, grazie per questa bella mattina passata insieme. A presto e buon pranzo al sacco!