Eccovi arrivare in perfetto orario e belli coperti per affrontare il freddo di questa mattina; le nuvole coprono il sole ma della pioggia nemmeno l’ombra (è un bene?).
Ci allontaniamo dai nostri amici Bruchi e iniziamo con le presentazioni. Io sono Bianca, una guida del Parco Nord Milano; e Voi? Facciamo un giro di nomi e iniziamo a guardarci attorno.
Oggi siamo a Parco Nord Milano; ma cos’è un parco? a cosa serve? Mi dite che al parco ci si va per giocare. Questo è vero, al parco si può passare del tempo con gli amici, correre, giocare a palla… Però non è un parco giochi. Ci sono delle piccole aree attrezzate ma principalmente è costituito da boschi e prati. Rimanete un po’ perplessi, vi chiedo allora se secondo voi è la casa di qualcuno e subito mi dite che il Parco è la casa di moltissimi animali e piante. Bravissimi!
Oggi impareremo a conoscere il parco; possiamo dire che ci trasformeremo in piccoli esploratori. Cosa usano gli esploratori? Le lenti, le gambe , i walkie talkie, la macchina fotografica… Ma noi abbiamo tutte queste cose? Cosa possiamo utilizzare che abbiamo tutti e che usiamo spesso senza accorgercene? Gli occhi, il naso, le orecchie, le mani e la bocca. Possiamo dire che queste diverse parti del corpo corrispondono ai 5 sensi. I nostri sensi ci permetteranno di raccogliere informazioni sul parco e magari vedremo anche qualche cosa di poco comune! Adesso una piccola pausa Biscotto per recuperare le energie e poi si parte!
Non aspettate nemmeno un secondo e già iniziate a guardarvi attorno, restate tutti incuriositi da dei piccoli ricci che si trovano sotto un albero. Li guardiamo bene e scopriamo essere i cappelli delle ghiande; il frutto di alcuni alberi che si chiamano querce. Le querce che fanno le ghiande con il cappello “spinoso” sono i cerri.
L’occhio vi cade subito dopo su alcuni “vermi” attaccati ad un arbusto e vicino vediamo dei “pomodori”; ci avviciniamo lentamente e scopriamo che i vermi sono i fiori del nocciolo, la pianta dalla quale si raccolgono le nocciole e quella vicino è invece una rosa che ha ancora i falsi frutti attaccati (i cinorrodi). Siamo qui da così poco tempo e già abbiamo scovato tantissime cose.
Procediamo con la nostra camminata e ci avviciniamo ad uno dei numerosi canalini che caratterizzano il Parco. L’acqua sembra sporca ma in realtà è il fondale che è pieno di alghe e sedimenti; la prossima volta mi ricorderò di portarvi un vasetto, così potremo valutare veramente il colore dell’acqua. Dentro al canalino vedete sassi e rami poi vedete che in un punto preciso del canale l’acqua si increspa. Ci avviciniamo e scopriamo che da quel punto l’acqua entra nel canalino ed è per questo che si muove in modo un po’ strano.
Proviamo a chiudere gli occhi e ad ascoltare. Sentite il rumore dell’acqua, alcune cornacchie, una moto e il cinguettio molto insistente di un uccellino. Apriamo gli occhi e ci vola davanti, molto veloce, un martin pescatore! era suo quel richiamo particolare; bellissimo!
Proseguiamo la nostra avventura. Vediamo alcuni grossi alberi tagliati; questi alberi sono stati tagliati perché pericolanti. Probabilmente si erano ammalati (ci sono dei grossi funghi a mensola) e il parco ha deciso di tagliarli per evitare una tragedia.
Arriviamo al margine del bosco. Mi dite che siete un po’ preoccupati e che non eravate mai entrati in un bosco prima. Non dovete avere paura, il bosco è la casa di tantissimi animali ma se entriamo in punta di piedi e con delicatezza vedrete che non li infastidiremo. In fila per uno entriamo nel bosco; ci sono tantissime piante.
Guardatevi attorno e provate a trovare il vostro “tesoro”, un oggetto naturale con una forma o un colore strano. Mi fate vedere legnetti di tutte le forme e i colori, alcune foglie dalla forma particolare e alcuni semi alati. Insieme facciamo volare l’elicottero dell’acero (samara) e i frutti del carpino bianco che hanno questa forma particolare proprio per essere trasportati dal vento.
Una volta usciti dal bosco costeggiamo ancora il canalino.
fino ad arrivare ad uno specchio d’acqua! Uno stagno! Bravissimi, ci giriamo e vediamo un lago molto più grosso, pieno di vita. è il laghetto di Bruzzano.
Ci avviciniamo alle sponde e subito ci si avvicinano molti germani reali e impariamo a distinguere le femmine dai maschi, poi vediamo delle gallinelle d’acqua e alcune folaghe.
Notate subito che i germani non sembrano aver paura. Purtroppo i germani sono abituati a ricevere del pane dalle persone e quindi si avvicinano incuranti del possibile pericolo. Purtroppo il pane non va bene per gli uccelli; gonfia lo stomaco e da poche energie. è importante che gli animali selvatici imparino e continuino sempre a trovarsi il cibo in modo autonomo in natura anche perchè spesso, avvicinarsi all’uomo può essere pericoloso!
Proseguiamo la camminata e vediamo che alcuni germani escono dall’acqua. Osserviamo bene le zampe, di che colore sono e come sono fatte? mi rispondete prontamente che sono arancioni e sembrano delle pinne. Proprio così le zampe dei germani sono palmate, in questo modo riescono a muoversi più facilmente in acqua.
Abbiamo quasi finito il tempo, per scaldarci iniziamo a trotterellare fino ad arrivare a dei tavolini da picnic vicino all’uscita per fare una piccola pausa e salutarci.
Avete visto quanto si può esplorare utilizzando solo alcuni sensi? Chissà, magari la prossima volta li useremo in modo diverso! In classe provate a ricordarvi cosa avete visto e magari portatemi un disegno della cosa che più vi è piaciuta.
A presto!!