In questa calda e soleggiata giornata di primavera accolgo il gruppo cerbiatti della Scuola dell’Infanzia Alfieri di Bresso.
Stamattina giocheremo a fare gli esploratori della natura andando alla scoperta delle piante e degli animali che vivono all’interno di Parco Nord.
“Un esploratore deve guardare la natura” dice prontamente una vostra compagna. È proprio vero, un esploratore può usare tanti strumenti diversi per scoprire le meraviglie del mondo naturale. Può usare ad esempio il binocolo, la lente d’ingrandimento e il taccuino. Tuttavia ci sono altri modi per esplorare il Parco questa mattina, cosa vi viene in mente?
Stiamo parlando proprio del nostro corpo! Occhi, naso, orecchie e mani possono rivelarsi ‘strumenti’ molto efficaci per conoscere e comprendere meglio il mondo che ci circonda.
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Iniziamo subito dagli occhi per osservare il lago e gli animali che vivono al suo interno e nelle sue vicinanze: germani reali, tartarughe, pesci piccoli e grandi. Rimanete incantati dai tanti animali che popolano questo piccolo ecosistema acquatico.
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Lungo la riva venite catturati dalla fragranza inconfondibile della mentuccia d’acqua. Per capire quali foglie emanano questo buonissimo profumo, tastate con delicatezza diversi tipi di foglie. Stiamo usando il tatto e l’olfatto!
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Ma il tatto si può sperimentare con diverse parti del corpo, ad esempio piedi, gomiti e guance. Dopo aver usato le nostre mani, arriva il momento di usare i piedi per toccare e ‘sentire’ l’erba verde e i fiori colorati.
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“È fredda e pungente“, dite in tanti. Ma camminare sull’erba vi regala anche nuove e sorprendenti sensazioni: “mi fa il solletico e mi diverte!”.
Il tatto ci piace così tanto che decidiamo di usare un’altra parte del corpo per entrare in contatto con la natura intorno a noi. Abbracciare gli alberi è sempre un’emozione e oggi lo facciamo soffermandoci su una parte del corpo che usiamo poco: le guance. Sentiamo il freddo e il ruvido della corteccia, in contrasto con il morbido della nostra pelle.
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Tra poco ci dobbiamo salutare ma prima ci facciamo un lungo applauso per l’inesauribile curiosità e per il coraggio che avete dimostrato camminando scalzi sull’erba umida.
Ciao a tutti e alla prossima!