Eccovi arrivare al lago Nord, il Parco vi accoglie con un’aria frizzantina e tutti i prati sono pieni di brina.
Ci incamminiamo verso la fontana rotonda dove troviamo un raggio di sole, e ne approfittiamo per presentarci. Io sono Bianca, guida del Parco Nord Milano.
Che bello, parco Nord lo conoscete tutti e subito mi dite che è la casa di animali come lo scoiattolo, gli uccelli, le lucertole le coccinelle…, e anche delle piante, appunto vediamo molti boschi e grossi prati.
Insieme oggi esploreremo il parco con i nostri 5 sensi; anche se il gusto lo teniamo solo per la merenda.
Iniziamo subito con la vista, vicino a noi c’è l’erba, le foglie e la terra, un po’ più in là vediamo la fontana rotonda, l’acqua, il prato e qualche albero… ci spostiamo con gli occhi ancora un po’ più lontano e vediamo boschi, prati e il cielo. Come primo approccio può andar bene, ma è importante fare attenzione anche ai dettagli. Guardiamo bene a terra e notiamo che l’erba è ricoperta di brina. “sembra neve!” qualcuno di voi esclama, la tocchiamo e notiamo che si scioglie e diventa subito acqua. Prendiamo una foglia “Brinata” e la mettiamo sotto i raggi del sole, sembra ricoperta di glitter. tanti piccoli cristalli, che con il calore della nostra mano si sciolgono in un attimo.
Mentre ci guardiamo attorno notiamo subito uno strano escremento pieno di pallini… è una fatta di Volpe! Le palline che vedete sono le bacche del bagolaro.
Incontriamo anche un dipendente del parco che ci consiglia di dare un’occhiata dentro alla fontana. Effettivamente sembra che ci sia una pellicola sul pelo dell’acqua. metto dentro la mano e vi tiro fuori un piccolo e sottile pezzo di ghiaccio. è talmente trasparente che posso vedere i vostri visi.
Proseguiamo alla ricerca dei dettagli, piccoli tesori che ci stupiscono: foglie, rametti, muschio, terra e anche qualche bacca. Provate a portarli a scuola e a descriverli con i 5 sensi.
Ci concentriamo poi sull’udito: occhi chiusi e orecchie aperte. sentite il vento, gli uccellini, un elicottero, le macchine in lontananza e la voce di un vostro compagno. Dovete sapere che alcuni uccelli si fanno fatica a vedere ma si sentono facilmente. più richiami differenti ci sono più specie di uccelli sono presenti nel Parco.
Fino ad adesso il tatto lo abbiamo usato solo secondariamente, proviamo a prestarci più attenzione. alcuni alberi sono lisci, alcuni morbidi grazie al muschio, le foglie a terra sono bagnate e fredde mentre le nostre ascelle sono un ottimo posto per tenere le mani al caldo. Proviamo ad usare un’altra parte del corpo, magari la guancia! vi do 10 secondi per scegliere un albero, abbracciarlo, chiudere gli occhi e provare a strofinare la guancia.
Salutate poi il vostro nuovo amico albero e venite in cerchio. Mi dite che è stato strano, siete riusciti a sentire il ruvido della corteccia e il morbido muschio con la vostra guancia. Ebbene si, tutta la pelle del corpo comunica con l’esterno.
Adesso abbiamo finito il tempo, ci incamminiamo verso l’ospedale Bassini. Ci vediamo in primavera!!