In questa calda giornata d’autunno mi incontro con i ragazzi della 1B della scuola media Breda di Sesto San Giovanni. Stamattina scopriremo insieme la storia del Parco Nord Milano e alcuni dei suo luoghi caratteristici, come i boschi e i Bunker Breda, costruiti nel 1942 durante la seconda guerra mondiale.
Il Parco Nord è un’Area Naturale Protetta nata non molto tempo fa, solo alla fine degli anni ’60. È un parco abbastanza giovane, non è vero? Nonostante la sua ‘tenera’ età il Parco Nord nasconde tantissima biodiversità al suo interno, ma cosa significa la parola ‘bio-diverso’? Indica la varietà di organismi viventi – vegetali e animali – che costituiscono un habitat naturale.
Tra poco, infatti, entreremo in uno dei luoghi più antichi del Parco per scoprirne la biodiversità: tracce e resti animali, foglie, frutti, bacche e tutti gli altri oggetti naturali che costituiscono l’ecosistema Bosco.
Ogni gruppo raccoglie gli elementi che più lo colpiscono tra quelli incontrati lungo i sentieri. Ci sono i funghi decompositori, ad esempio, che lentamente mangiano il legno morto trasformando i tronchi degli alberi in sostanza organica.
Durante la restituzione a fine ricerca, scopriamo cosa hanno raccolto e fotografato gli altri gruppi:
- pigne
- bacche di rosa canina e biancospino
- penna e piume di cornacchia
- foglia di frassino
- corteccia scavata da larve di coleottero
- ghiande di cerro e di quercia rossa
- muschio
“Noi abbiamo esposto gli oggetti della nostra vetrina disegnando una faccia a terra: le ghiande sono gli occhi, mentre gli le bacche rosse rappresentano gli orecchini”. Quanta creatività!
Qualcuno è stato così fortunato da vedere uno scoiattolo rosso nel bosco e ne fa anche una perfetta imitazione ai compagni!
Dopo la pausa merenda ci prepariamo a scendere all’interno dei Bunker Breda, i famosi rifugi antiaerei costruiti prima della nascita del Parco Nord. I Bunker servivano per nascondersi dagli aerei e dalle bombe e venivano usati dagli operai che lavoravano in fabbrica. Una fabbrica? Eh sì, la fabbrica Breda che durante la guerra produceva aerei militari, armi e carri armati.
Mentre camminiamo all’interno dei lunghi e stretti corridoi osserviamo la sua struttura a zig zag, come sottolinea qualcuno. Ci sono anche i bagni e delle stanze quadrate, un tempo usate per conservare cibo in scatola e coperte calde per l’inverno.
Arrivati all’ultima sezione, vi chiedo di condividere coi compagni le vostre impressioni su questo luogo storico del Parco e cosa vi ha colpito maggiormente: i corridoi, i bagni, le fotografie esposte sui muri, la bomba all’uncinetto posta all’ingresso…
…una volta tornati in superficie ci incamminiamo nuovamente verso la Cascina Centro Parco per salutarci e augurarvi buon rientro a scuola.
Grazie ragazzi e a presto!