Oggi è una bellissima giornata e il tepore del sole sulla nostra pelle ci ricorda che la primavera è ormai alle porte. Io, Bianca e Erica abbiamo appuntamento al Lago Nord con le classi quinte della scuola primaria Manzoni di Cinisello. Il focus di oggi sarà la biodiversità.
Prima di iniziare ci sediamo di fronte al lago per presentarci e conoscerci meglio. Mi raccontate della vostra uscita sulle acque dell’anno scorso. Vi ricordate di aver visto diverse specie acquatiche, tra cui i germani reali, le tartarughe e le gallinelle d’acqua. Oltre alle uscite di gruppo, molti di voi frequentano regolarmente il Parco e conoscono molti dei sentieri che si avventurano all’interno dei boschi che ci circondano.
L’attività di oggi ci porterà ad esplorare proprio uno di questi boschi. Sarà un viaggio alla scoperta della “biodiversità” del parco. Qualcuno conosce il significato di questo termine? “Mi ricorda le parole vario e diverso” dice una vostra compagna. Giusto, ma varietà di cosa? Proviamo ad elencare insieme gli esseri viventi che abitano all’interno di un’area naturale: piante, piccoli invertebrati, uccelli e mammiferi. In ogni habitat naturale vivono specie animali e vegetali diverse che permettono di preservare l’equilibrio dell’intero ecosistema.
Ma che cosa significa? Per farvi capire meglio l’importanza della biodiversità vi faccio l’esempio delle monocolture. Qualcuno ne ha già sentito parlare e sa che non fanno bene all’ambiente. Ci immaginiamo un grande prato sormontato da tanti alberi tutti uguali. Questi alberi sono molto fragili perché una malattia o un parassita possono distruggere l’intero bosco. Al contrario, se su questo prato vivono specie diverse di alberi, arbusti, fiori e muschi è più difficile rompere l’equilibrio naturale. Come mai? Perché è più difficile che le malattie delle piante si diffondano tra specie diverse.
Quindi più specie vegetali e animali ci sono, più i boschi del Parco sono sani e stanno bene. Ma proviamo ad osservarli più da vicino per scoprire la biodiversità che nascondono al loro interno. Superiamo il Lago Nord e ci incamminiamo verso l’ingresso di un piccolo boschetto sulla nostra sinistra. Durante il tragitto un vostro compagno fa notare che ci sono diversi nidi tra i rami degli alberi. Ma di cosa sono fatti i nidi? Possono essere di vari materiali: piccoli bastoncini, paglia, fili d’erba…
Il sentiero è stretto e bisogna stare attenti a non rimanere incastrati tra i rami ancora spogli degli alberi. Arriviamo in un piccolo spiazzo erboso privo di arbusti.
È arrivato il momento tanto atteso: l’esplorazione del bosco! Per esplorare la zona ci dividiamo in gruppi da cinque. Ogni gruppo dovrà trovare almeno tre elementi naturali raccolti da terra. Buona ricerca!
All’inizio il bosco vi sembra tutto uguale e i vostri occhi percepiscono solo le tonalità del marrone: foglie secche, tronchi, rametti…non vedere animali e altri esseri viventi vi rende un po’ tristi. Ma guardandoci meglio intorno, scopriamo che c’è vita sotto e sopra di noi.
Trovate un grande fungo a mensola alla base di un albero morto: è un fungo decompositore capace di mangiare il legno e trasformarlo in humus, una sostanza organica che si trova nel sottosuolo e che nutre le piante del bosco.
Ma che cos’è tutto questo verde che cresce sulla corteccia degli alberi? Muschio! Vediamo che anche il muschio non è tutto uguale. Ne osserviamo uno più filamentoso, simile all’erba dei prati. L’altro, invece, è più compatto e ha una superficie spugnosa al tatto.
Una volta terminata la ricerca ci ritroviamo sul pratone di fronte al bosco per commentare quanto avete trovato.
Il primo gruppo mostra ai compagni i reperti naturali raccolti dentro al bosco: il guscio di una noce aperta, una ghianda di cerro, diverse erbe spontanee e un escremento di lombrico.
Il secondo gruppo ha raccolto diversi legnetti, una foglia verde a forma di cuore (edera) e una foglia secca lobata (quercia).
Ma vediamo cosa ha trovato il terzo gruppo. Tra gli oggetti c’è una piuma bianca molto soffice e una foglia semi trasparente che vi incuriosisce. È una foglia che si sta decomponendo. I piccoli microrganismi che abitano il sottosuolo ne hanno mangiato le fibre, lasciando visibile solo lo “scheletro” della foglia.
L’ultimo gruppo ha lasciato i suoi oggetti nel bosco e decide di raccontare a parole quello che aveva visto o raccolto: fili d’erba, rametti, tronchi e altri elementi naturali.
Una vostra compagna è rimasta colpita dal muschio che ricopriva gli alberi del bosco ed è curiosa di sapere se cresce solo a Nord. Voi lo sapete? Vi lascio questa piccola ricerca da fare per la prossima volta, vediamo cosa scoprite!
A presto, ci rivediamo in primavera!