Buongiorno Coccinelle! Oggi in cielo c’è un bel sole che ci scalda e ci invoglia a stare all’aperto. Questa mattina ci troviamo nella parte più a ovest del Parco Nord, vicino al laghetto di Bruzzano. Prima di scoprire le meraviglie di questa zona del parco ci presentiamo e proviamo a capire che cos’è un parco. Quasi nessuno di voi è mai stato qui. Ci guardiamo intorno e vediamo che ci sono tante cose interessanti: alberi, erba, foglie. “Ma oltre agli alberi chi vive all’interno di un parco?”, “gli animali” rispondete. Esatto, quindi un parco è un’area naturale che accoglie tanti tipi diversi di animali e piante.
Oggi faremo un gioco…diventeremo degli esploratori! Sapete cosa significa? Vuol dire che osserveremo e scoprire tante cose nuove. Ma che tipo di strumenti usa un esploratore? Vi viene in mente il binocolo…giusto questo è uno strumento molto utile che potrebbe servirci, oggi però non ce lo abbiamo e quindi dovremo trovare altri modi per esplorare la Natura.
Tutti noi possediamo degli strumenti “umani” che ci aiutano a metterci in contatto con l’ambiente circostante. Si chiamano i Cinque Sensi: Vista, Udito, Tatto, Gusto e Olfatto. Questa mattina proveremo ad usarne almeno tre.
Iniziamo subito con il primo! Mi raccomando dobbiamo concentrarci e provare ad usare bene i nostri occhi. Con l’aiuto delle maestre formiamo una riga, proprio di fronte ad uno dei tanti canali d’acqua che caratterizzano il Parco. Una volta posizionati, vi chiedo di osservare quello che vedete di fronte a voi. C’è dell’acqua e al suo interno qualcuno nota il fondale sabbioso e degli strani pesci che fluttuano…sono alghe. Ce ne sono di varie dimensioni, più lunghe e più corte.
Ma notiamo anche qualcosa di speciale: il riflesso degli alberi sopra di noi. Che meraviglia, siete proprio bravi ad osservare.
Più lontano vediamo un vasto prato verde, dei tronchi caduti e un grande cespuglio. Vorreste entrarci ma a breve esploreremo qualcosa di meglio…il Bosco!
Ci incamminiamo verso l’altra sponda del canale e ci mettiamo in cerchio dandoci le mani. È arrivato il momento di utilizzare un altro dei Cinque Sensi: l’Udito. Allarghiamo di poco i nostri piedi in modo da trovare maggiore stabilità e poi chiudiamo gli occhi. Cosa sentiamo?
Ci troviamo vicino al canale, quindi uno dei primi rumori che avvertiamo è lo scorrere lento dell’acqua alle nostre spalle. Ma ci sono anche altri rumori, naturali (cinguettio di qualche uccello) e artificiali (treno, macchine e persino un immaginario campanello di casa).
Una volta riaperti gli occhi, mi chiedete di osservare da più vicino il canale e la sua “cascatella”. Vediamo che l’acqua va in una direzione precisa e prendiamo una decisione: seguire il corso d’acqua e vedere dove ci porta.
Arriviamo ad un bivio: da un lato l’acqua continua dritta di fronte a noi, mentre dall’altra parte gira e prosegue sulla nostra destra. Prima di continuare il nostro percorso ci fermiamo all’ingresso di un boschetto. Non tutti sono stati all’interno di un bosco e vi immaginate di poter trovare al suo interno animali fantastici, lupi e orsi. Tranquilli, oggi non incontreremo nessun animale pericoloso.
Iniziamo a percorrere il sentiero tracciato che sembra indicarci la strada. Arriviamo in un punto più aperto dove il bosco si dirada e dove c’è anche…una capanna, chi la avrà costruita?
Adesso faremo una piccola ricerca usando la vista e il tatto. Il bosco è un luogo pieno di stimoli e oggetti curiosi. Ci dividiamo e ognuno cerca un proprio oggetto, un tesoro naturale.
Probabilmente ancora affascinati dalla capanna, rimanete catturati dai diversi tipi di legni e tronchi che giacciono a terra vicino ai nostri piedi. Iniziate a raccoglierli e a studiarne le forme. Sono di dimensioni e colori diversi e al tocco risultano un po’ ruvidi. Ad alcuni di voi questa sensazione dà fastidio.
“Ma sapete che esistono anche rami lisci? Proviamo a cercarli insieme…”
Alla fine della nostra ricerca, abbandonate a malincuore i vostri legnetti…non prima di costruirci un bel rifugio per qualche piccolo abitante del bosco.
Riprendiamo il cammino vicino al canale. Qui vediamo un tronco di medie dimensioni che fa da ponticello, ma non sembra molto stabile quindi proseguiamo dritti.
In fondo troviamo ad accoglierci un bello stagno. Tra le canne c’è qualcosa che si muove: una tartaruga. Il suo guscio, il carapace, è ricoperto di sabbia e polvere e per questo si mimetizza talmente bene che ci mettiamo un po’ a capire di cosa si tratta.
Dopo essere stati allo stagno, ci avviciniamo alle sponde del lago.
Vediamo tanti uccelli diversi: gallinelle d’acqua, gabbiani comuni e germani reali. Sulla strada del ritorno ci fa visita anche un uccello bianco con un lungo becco nero. È una garzetta.
È arrivato il momento di salutarci ma noi ci rivedremo in primavera per una seconda esplorazione del Parco. A presto e buon pranzo!