Giornata serena oggi al Parco Nord e alcune fronde iniziano a tingersi di arancione… Arrivate puntualissimi in Cascina Centro Parco e da lì, ci incamminiamo verso l’Area Didattica Natura, luogo della nostra attività.
Qui, in cerchio, dopo le consuete presentazioni, cerchiamo di capire cosa sia un Parco…
Un Parco è un’Area Naturale Protetta, cioè un luogo dove l’uomo ha deciso di porre delle speciali regole per la tutela della biodiversità, quindi l’insieme delle diverse specie di flora e fauna. Il Parco, però, non è sempre esistito. Nasce negli anni ’60, dalle ceneri della Breda aereonautica.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Breda produceva aerei militari. A causa della sua produzione, venne considerata un target militare prima dagli alleati e poi dai tedeschi. I primi, infatti, avevano l’obiettivo di bombardare gli stabilimenti per fermarne la produzione. I secondi, invece, aimè, quello di deportare gli operai nei campi per fermare definivamente l’offensiva italiana.
Per mettere al sicuro gli operai, i proprietari della Breda decisero di costruire dei bunker.
Ora, scenderemo sotto terra per esplorarli…
Giunti nell’ultimo corridoio ci sediamo e grazie alle vostre domande scopriamo che i bunker :
– hanno una forma di linea spezzata: questo perchè così, nel caso in cui un bombardamento avesse colpito una sezione del bunker, avrebbe danneggiato solo quella e non tutto;
– hanno il soffitto ad arco: l’arco di volta è molto più resistente alle pressioni e a i bombardamenti, rispetto alla struttura ad architrave;
– tra una sezione e l’altra ci sono delle porte tagliafuoco: sono necessarie per isolare ciascuna zona. In caso di esplosione, il fuoco e l’onda di deflagrazione non potevano proseguire nelle altre sezioni;
– alla base delle porte tagliafuoco ci sono dei gradini: questo faceva sì che la chiusura delle stesse fosse ermetica ed impediva la fuoriuscita di eventuale fumo, dovuto alle esplosioni, e l’ingresso di ossigeno che avrebbe alimentato le fiamme;
– ai lati dei corridoi ci sono delle stanze adibite a magazzino: qui venivano stipati cibo in scatola e acqua.
Siete affascinati da questo luogo e siete colpiti da come dovesse essere difficile sopravvivere lì sotto con la preoccupazione dei cari lontani e il rumore delle bombe sopra le teste…Provate ad immaginare di essere un operaio della Breda, costretto a rimanere sottoterra per un tempo non definito, con il rumore delle bombe sulla sua testa e solo il respiro dei suoi colleghi a far lui compagnia…Che sensazioni provate?
Mi dite: PAURA di morire, ANSIA per le bombe, PREOCCUPAZIONE per i propri cari e per la propria vita, IMPOTENZA per non poter riuscire a fare nulla per migliorare la situazione e RABBIA per la guerra e la morte di molti innocenti.
Con questi pensieri, ritorniamo in superficie e qui, dopo una breve merenda, parliamo di biodiversità.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, la Breda provò a cambiare la sua produzione, ma con scarso successo…Così l’area venne abbandonata. Grazie alla volontà dei comuni di Sesto, Cinisello, Bresso, Milano, Cusano e Cormano, si è deciso di bonificare la zona togliendo le macerie della fabbrica, piantumando alberi, seminando prati e creando laghetti.
Gli animali, vedendo un luogo sicuro dove stanziarsi, trovare rifugio e cibo, arrivarono in fretta e così dagli anni 60 ad oggi, la biodiversità è cresciuta sempre più!
Il vostro compito sarà, divisi a gruppi, di raccogliere diverse forme di vita vegetali e animali (solo le tracce, mi raccomando!). Buona ricerca!
Ed ecco le vostre raccolte…
C’è anche un cono di foglie con il ripieno di bacche e semi!
Ecco alcune considerazioni su quello che avete raccolto:
– avete trovato un bacello di glediska. Sì, è proprio un bacello. La glediska è una pianta ornamentale asiatica della famiglia delle leguminose come la robinia (chi non ha mai mangiato il miele di robinia? ) o le fave e i fagiolini di cui ci nutriamo
– una penna di cornacchia. Che differenza c’è tra piuma e penna? Le prime hanno il compito di ricoprire il corpo dell’animale per tenerlo al caldo. Le seconde hanno un calamo più resistente. Infatti la loro funzione è legata al volo! Proprio osservando il calamo, se troviamo tante piume o penne in un posto, posssiamo capire chi ha predato quell’uccello. Se il calamo è integro è stato un rapace che ha sfilato le penne. Se il calamo è rotto, allora è stato un mammifero che ha strappato le penne per nutrirsi della sua carne
– la bacca di biancospino. Dovete sapere che gli uccelli ne sono molto ghiotti, ma anche l’uomo può utilizzarla per fare delle gustose marmellate. E’ ricca di vitamina C!
– due specie di menta diversa. Quella dei prati e quella acquatica. Hanno proprio degli odori diversi!
In così poco tempo avete trovato molte forme di vita, chissà cosa si cela nei segreti del Parco…
E’ giunto il momento di salutarvi…buon pranzo!