Buongiorno e benarrivati! Ci troviamo in zona Bassini e da lì ci incamminiamo verso la prima meta di questa mattina. Il cielo oggi è un’ po’ coperto ma rimane comunque una bellissima giornata per esplorare il Parco Nord. Prima di raggiungere il Lago Nord, ci mettiamo in cerchio e ci presentiamo tutti. Oggi Alessandra, con l’ aiuto di Elora, vi fa da guida all’ interno del parco.
Quasi tutti voi siete già stati al Parco ma questa mattina ci concentreremo su un aspetto in particolare: le sue acque. Camminando per il parco abbiamo notato un canaletto che, come fa notare un compagno, è stato costuito dall’ uomo. Da cosa ce ne accorgiamo? Dai bordi di cemento! Sapete, il Parco Nord è stato tutto “costruito” dall’ uomo, non usando solamento il cemento ma progettandolo, piantando piante, erba e arbusti e poi prendendosene cura. Qui fino agli anni ’80 c’era un aeroporto militare, campi e una fabbrica, la Breda. Così come il bosco, anche l’acqua è stata portata dall’ uomo in modo artificiale. Quindi, come si costrisce uno stagno o un lago? Ci pensiamo e concordiamo che per prima cosa bisogna fare una buca, ricoprirla con un materiale impermeabile come cemento e argilla e poi aspettare la pioggia o portare l’ acqua attraverso dei canali. Quasi tutti i corsi e i bacini d’ acqua del Parco prendono l’ acqua dal Canale del Villoresi. Questo permette ai pesci di viaggiare nelle sue acque e di arrivare fino al Parco.
Prima di vedere il Lago Nord notiamo un piccolo stagno.
Dopo una piccola salita ecco il Lago Nord! Proviamo a descriverlo: è rettangolare e ha tre lati naturali mentre il quarto lato è fatto con dei gradoni.. Ci dividiamo in piccoli gruppi e lo osserviamo con più attenzione.
Notiamo esserci gabbiani, germani reali e gabbianelle d’acqua. I germani reali hanno colori diversi: i maschi, che devono conquistare le femmine, hanno dei colori molto vivaci. Le femmine invece devono memetizzarsi tra le cannucce di palude per covare le uova e sono quindi marroncine.
Osservando bene un gruppo ha anche notato una tartaruga! Le tartarughe però, spiega Alessandra, non dovrebbero essere qui al Parco. Vengono dalla Florida, negli Stati Uniti, e lì hanno un predatore naturale: l’alligatore. Qui invece le tartarughe non hanno predatori e sono troppe. Sono anche ghiotte di pesci e di girini e per questo fanno dei gran danni. Per questo motivo è meglio non rilasciare in natura animali alloctoni ovvero non del posto.
Dopo la merenda ci dirigiamo verso una fontana. In primavera in questa fontana il rospo smeraldino depone le sue uova in lunghi cordoni gelatinosi. Poco dopo le acque della fontana saranno piene di simpatici girini.
Seguiamo il canale, che ora sembra più naturale perchè i bordi non sono di cemento, fino ad arrivare alla fontana triangolare.
È l’ ora di salutarci! Buon pic nic e a presto!