Oggi è una bellissima giornata per andare alla scoperta del Parco Nord Milano; il sole scalda e non c’è molto vento.
Ci mettiamo in cerchio, oggi vi porteranno in giro Bianca ed Elora che oggi sono piene di energie positive. Iniziamo con un breve giro di nomi e iniziamo a scoprire cos’è un parco e perché è così importante.
bianca vi dice poi che il Parco nord è piuttosto giovane che prima qui c’erano molti campi coltivati e una fabbrica che costruiva aerei, la breda; Il parco è nato sulla carta negli anni ’70 e solo nei primi anni ’80 sono state messe a dimora le prime piante.
Cerchiamo di capire cosa è permesso fare al parco: si può correre, camminare, portare fuori il cane e perfino dipingere e molte altre cose interessanti. Poi però alcuni di voi mi dicono che ci sono anche cose che non si possono fare come: accendere un fuoco, tagliare le piante, strappare troppi fiori, uccidere gli animali e urlare. E dite giusto perché è vero che il nostro è un parco urbano ma la natura va sempre rispettata.
Scopriamo quindi che c’è una figura, una persona che tiene d’occhio il parco e si assicura che stia bene e che non venga maltrattato: il GUARDAPARCO.
Oggi scopriremo cosa fa un guardaparco pescando delle carte un po’ speciali.
Nella prima immagine è rappresentato un bruco che indica un uccellino dentro alla gabbia. ci guardiamo attorno e vediamo una piccola casetta nido per gli uccelli e cerchiamo di capire le differenze che ci sono tra questa e una gabbia, ci chiediamo chi la può frequentare visto il buco molto piccolo e anche chi l’ha messa li.
Notiamo anche che il pioppo bianco sulla quale è posizionata le casetta ha un grosso occhio e una bocca un po’ paurosa; chissà se ci ascolta!
Peschiamo due carte una con sopra l’ingresso del Parco nord e l’altra con un guardaparco che entra in un bosco.
Decidiamo quindi di addentrarci anche noi.
Vediamo una piccola tana nascosta tra le foglie
Teniamo la voce bassa per non disturbare gli animali che vivono nel bosco, come uccelli, scoiattoli volpi e piccoli topolini e una volta arrivati in uno spiazzo Bianca vi chiede di addentrarvi un po’ e raccogliere tutte le cose diverse e strane che trovate e le mettiamo tutte in una piccola “dispensa”.
Avete raccolto tantissime cose: rami con su muschio e licheni, un pezzo di corteccia mangiata da qualche insetto, le foglie e le ghiande della quercia rossa e del cerro, la castagna di un ippocastano e ben due tipi di galle.
Bianca vi spiega la differenza tra i due tipi di quercia, vi fa vedere da vicino le diverse ghiande e vi spiega che una viene dall’America mentre l’altra è tipica dei nostri boschi.
Altra cosa molto curiosa sono state le due galle e scopriamo che sono strutture formate dalla pianta dopo la puntura di piccole vespine nella quale queste depongono le uova e che, una volta schiuse diventano piccole larve che crescono e una volta diventate adulte fanno un piccolo buco dalla quale possono uscire e volare via.
Durante la ricerca trovate anche un curioso tronco bucato con dell’acqua dentro. Sembra quasi un passaggio segreto!
Notiamo che diversi alberi caduti a causa del forte vento del mese scorso. questa piccola disgrazia ci permette però di osservare le radici e di pensare a quanto sono resistenti e forti per poter tenere ancorati degli alberi così grossi.
Dopo la merenda Bianca vi da un’altra carta, quella di uno strano rospo con gli occhiali che magari potrebbe essere il custode del parco.
Bianca decide quindi di portarvi alla fontana rotonda dove da ormai moltissimi anni i rospi so riproducono come anche altri anfibi come le rane verdi e i tritoni. Facciamo un piccolo ripasso del ciclo e della metamorfosi dei rospi.
Diamo un’occhio alla fontana sperando di trovare qualcosa magari delle uova di rospo.
Di uova di rospo nemmeno l’ombra e Bianca ci spiega che è ancora troppo presto e fa ancora troppo freddo per i rospi; ma troviamo comunque un uovo…. però di uccello! Proviamo a fare delle ipotesi sul come ha fatto a finire un uovo dentro all’acqua.
Ci ragioniamo su, potrebbe essere stata una cornacchia che ha cercato di rubare l’uovo dal nido di qualche uccello, o magari un germano femmina l’ha deposta perché stressata da qualcosa o ancora potrebbe essere ruzzolata giù dell’isolotto. Non possiamo avere la certezza di quello che è successo realmente ma sono tutte ipotesi plausibili.
Ecco qui tutte le carte che abbiamo pescato. Per la prossima volta potreste scrivere una storia basandovi su queste immagini. L’ordine lo avete scelto voi e si, mi sto già immaginando la storia!
Buon lavoro e a presto, spero vi sia piaciuta questa piccola avventura!