L’inverno sta stendendo la sua fredda coltre sul Parco: la rugiada ghiacciata inizia a creare un sottile velo bianco sui prati e gli alberi sono ormai spogli..
Alessandra, io, Bianca, Anna ed Elora aspettiamo alla Cascina Centro Parco le classi prime della scuola secondaria di primo grado bilingue di Niguarda.
Il vociare dei ragazzi annuncia l’arrivo delle classi!
Ci dividiamo e, con la 1°B dopo un giro di presentazioni, ragioniamo su cosa voglia dire PARCO.
Dopo un veloce brainstorming, capiamo che il Parco è un’area naturale protetta: un luogo dove la fauna e la flora sono protette.
Dovete sapere che il Parco Nord non è sempre esistito: qui prima sorgeva la Breda areonautica, che, durante la Seconda Guerra Mondiale, produceva aerei militari. Alla fine del conflitto, la fabbrica è fallita e tutta quest’area è stata abbandonata.
Solo grazie alla volontà dei comuni di Sesto, Cinisello, Bresso. Cusano e Milano, si è potuto mettere le basi per creare questo luogo.
L’area è stata bonificata e sono stati piantumati alberi (infatti se osservate, alcuni sono in fila)! Ma poi cosa sarà successo?
Come siamo arrivati a quello che vediamo ora?
“Bhe gli alberi si sono riprodotti…coi semi”
Giusto! Ma non tutti i semi sono diversi: ci sono semi leggeri che volano con il vento, semi racchiusi in frutti succulenti che attirano animali e semi in grado di galleggiare!
E gli animali? “Gli ha portati l’uomo…come le prime piante” esclama uno di voi “Ma va! Se fossi un animale selvatico nel momento in cui vedo un bosco, mi ci fionderei subito!Cioè…c’è cibo, acqua…ho tutto!” dice qualcun altro
Ed è proprio così che è andata! Gli animali, vedendo quest’oasi verde hanno deciso di colonizzarla.
Così, da una distesa di macerie e campi, è nato uno scrigno di biodiversità!
Ma basta parlare! Ora è tempo di aguzzare la vista e raccogliere informazioni sulle diverse forme di vita del Parco!
Divisi in gruppi, entriamo nel bosco e…via alla raccolta e all’osservazione!
Siete sorpresi dalla quantità di forme di vita che ci sono in un posto come questo!
Scovate: funghi minuscoli arancioni, funghi gialli, foglie di farnia, foglie di cerro, foglie di quercia rossa, nocciole mangiate da uno scoiattolo, muschi fioriti, tronchi in decomposizione con tracce di insetti xilofagi e passaggi di picchi, bacche di fitolacca, ghiande, pigne e futuri fiori maschili di ontano, funghi a mensola…
tracce di scorpacciate di volpe…
…uova di insetto nascoste al caldo di un tronco…
…funghi marroni striati sul cappello,
…foglie di nocciolo, foglie di ontano, bacche di biancospino, dei ragni e un centopiedi e bacche di rosa canina. Abbiamo anche sentito un picchio verde cantare!
Terminata la raccolta, ciascun gruppo, fa vedere agli altri il “bottino”…
Da fuori non sembra che il bosco possa racchiudere così tanta biodiversità ed invece…
Ma, come tutti questi elementi, così diversi, sono collegati tra loro?
Proviamo a ragionare insieme e capiamo che il principio del “chi mangia chi”, la catena alimentare, lega tutti!
Per esempio, i funghi che abbiamo trovato sono esseri parassiti: traggono nutrimento direttamente dalla linfa delle piante o dalla sostanza organica in decomposizione; i centopiedi sono dei temutissimi cacciatori del sottosuolo e le bacche sono fonte di sostentamento per gli uccelli durante l’inverno!
Insomma, tutto è collegato!
Purtroppo è tempo di salutarci: vi accompagno verso la Cascina Centro Parco e…buon pic nic!