5C – S.Primaria Garibaldi – Cinisello Balsamo – 8 Marzo 2023

Questa volta al Parco splende il sole e i ragazzi della 5C della Primaria Garibaldi giungono puntualissimi al punto di ritrovo: il lago Nord Milano.
Qui, in cerchio, ci presentiamo e capiamo che ci troviamo in un luogo speciale: un’Area Naturale Protetta. Un Parco. Un luogo dove l’uomo ha a lungo lavorato per creare un habitat per piante e animali.
Dovete sapere che Parco Nord non è sempre esistito: nasce solo nel 1975. E prima? Durante la Seconda Guerra Mondiale in quest’area sorgeva una fabbrica: la Breda Aereonautica specializzata nella produzione di aerei militari. Al termine del conflitto la fabbrica fallì e così, l’area vennne abbandonanta e si trasformò in una discarica. Grazie alla volontà dei cittadini, la zona è stata bonificata e quindi sono nati boschi e prati. Il Parco, però, ha creato anche aree umide: luoghi con acqua più o meno ferma allo scopo di avere una maggiore diversità di habitat e di biodiversità. Bene, quindi oggi andremo alla scoperta dei luoghi con l’acqua! Pronti?
Ci incamminiamo e arriviamo ad una fontana tonda. Notiamo che ha elementi artificiali come il cerchio di panchine e il fondo di cemento. Vediamo però, che ci sono anche degli elementi naturali come l’isola centrale con il muschio e il canneto. La zona centrale è fondamentale per l’insediamento di possibili uccelli acquatici. Ma, avviciniamoci e osserviamo l’acqua…
“Non ci sono le rane” esclama qualcuno. Purtropp fa ancora freddo per vederne, ma se tornate fra 2 settimane magari si riesce a vedere qualche ovatura.
In compenso troviamo: le chioccioline acquatiche, dei gerridi (strani insetti che camminano sulla superficie dell’acqua grazie alla tensione superficiale) e delle notonette: insetti che nuotano a dorso.
Anche in una piccola fontana troviamo vita!
Proseguiamo e arriviamo nei pressi di un canale: anche qui il fondo è di cemento. Notiamo che l’acqua del canale passa attraverso una griglia e finisce sotto la pista ciclabile. Ma dove va? E da dove arriva? Dopo varie ipotesi capiamo che l’acqua proviene dalla parte nord del Parco e prosegue lungo questo canale fino alla fontana tonda e al successivo canale. Ma visto che tutto questo è stato creato da zero, da dove prende l’acqua il Parco?
“Dalla pioggia” “Dall’acquedotto” “Dalle fogne”. La prima ipotesi è corretta, invece le altre due no, vediamo perchè:
– l’acqua che viene captata dall’acquedotto è acqua potabile e sarebbe uno spreco usarla per riempire i canali
– l’acqua delle fogne è acqua che contiene anche le acque di scarico di case e industrie e quindi è acqua “inquinata” che non può essere riversata in Natura senza prima essere depurata.
L’acqua che vediamo qui arriva direttamente dal fiume Ticino. Grazie al Canale Villoresi, un canale costruito nel 1800 per l’irrigazione dei campi, l’acqua viene portata fino al Parco e ad alcuni suoi canali e laghi. Gli altri specchi d’acqua, se non riempiti con l’acqua del Villoresi, attingono dall’acqua di prima falda: acqua non potabile.
Osserviamo bene e vediamo che all’interno del canale cresce dell’erba galleggiante…
“Sembra una rosa” dice qualcuno
Ne prendiamo una fogliolina e annusiamo…

Ha un fortissimo odore..”Ricorda il dentifricio!” E’ infatti menta! Menta acquatica!
Vicino al canale troviamo anche dei resti di “conchiglie”: sono bivalvi di acqua dolce, le cugine delle vongole, che sono state predate da ghiotti aironi cenerini!

Proseguiamo il nostro cammino seguendo il canale e notiamo che a bordura del canale sono state messe moltissime piante che producono bacche invitanti per gli uccelli e..c’è anche un gruppo di tane!

Forse conigli!
Proseguiamo e arriviamo sul retro della collina del lago nord. Qui il canale si trasforma in una pozza con il fondo non in cemento. Ma in cosa? Quale materiale naturale possiamo usare per rendere impermeabile il fondo di un lago?
Dopo diverse ipotesi ecco la soluzione: l’argilla, tipo di terreno impermeabile e usato anche dall’uomo per costruire vasi e mattoni. Ma vediamo se è veramente argilla…Ne raccogliamo un pochino e proviamo a fare dei piccoli cubi…

Direi proprio che è argilla!
Vicino a questa pozza vediamo ciò che resta di una chiusa: una struttura necessaria alla gestione del flusso di acqua che scorre nel canale.


Ora, prendiamo in mano le ultime forze e saliamo la collina fino al lago!

Qui vediamo moltissimi animali: gabbiani, gallinelle d’acqua e anche dei germani reali. Rimaniamo colpiti dalle tecniche di corteggiamento del germano maschio e dalla sua particolare insistenza! Peccato che alla femmina non interessi minimamente il pretendente!
Notiamo che i germani reali hanno un forte dimorfismo sessuale: maschi e femmine sono molto diversi tra loro. Il maschio ha colori sgargianti per farsi notare dalla femmina, invece la femmina è di colore marrone per potersi mimetizzare con il canneto, dove costruiscono il nido e depongono le uova. Il canneto è molto importante perchè oltre ad essere fonte di rifugio per molti uccelli acquatici, è il luogo dove gli anfibi “attaccano” le loro uova.
Purtroppo il tempo a nostra disposzione è terminato, ci salutiamo e buon rientro a scuola!

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