Bentornati amici della 4°B!
Ci ritroviamo in Cascina Centro Parco e da lì ci incamminiamo verso l’Area Didattica Natura dove per prima cosa guardiamo i lavori che mi avete portato.
Ci sono moltissime ricerche sugli animali del Parco: picchi rossi, picchi verdi, ricci, volpi, cince, scoiattoli rossi e grigi e martin pescatori! Tutte con moltissime informazioni e disegni molto particolareggiati!
Guardiamo poi i vostri disegni di cosa sono i bunker: avete rappresentato dei veri e propri rifugi sotterranei dotati di moltissimi comfort e anche armi per potersi difendere dai nemici! Per una di voi, invece, nei bunker si nascondono dei negozi di caramelle!
Ma andiamo insieme a scoprire cosa sono…
Come dicevamo la volta scorsa, il Parco non è sempre esistito. Il Parco nasce nel 1975, prima qui, sorgevano campi e una fabbrica, la Breda aereonautica. La Breda era specializzata nella costruzioni di aerei da guerra durante la Seconda Guerra Mondiale. Essendo questo il luogo della produzione di armi, veniva considerato un target dai nemici. Così, i proprietari della Breda decisero di costruire dei bunker sotterranei per i loro operai affinchè qui potessero ripararsi in caso di attacchi aerei. L’ingresso ai bunker era ben nascosto e non come lo vedete ora, ma tenete a mente che lo scopo dei bunker era quello di proteggere dagli attacchi aerei e non quello di confondere eventuali nemici quando scendevano. I nemici, almeno durante la prima parte del conflitto, avevano l’obiettivo di fermare la produzione di aerei, non quello di fare prigionieri.
Ma scendiamo e andiamo alla scoperta…
Veniamo accolti da una bomba ad uncinetto costruita dalle vedove degli operai di una fabbrica di Dalmine colpita dai bombardamenti che, in ricordo del tragico fatto, hanno deciso di donarla al Parco..
…ci addentriamo lungo i corridoi fino all’ultima sala dove ci sediamo e facciamo alcune osservazioni..
– hanno una forma di linea spezzata: questo perché così, nel caso in cui un bombardamento avesse colpito una sezione del bunker, avrebbe danneggiato solo quella e non tutto;
– hanno il soffitto ad arco: l’arco di volta è molto più resistente alle pressioni e a i bombardamenti, rispetto alla struttura ad architrave;
– tra una sezione e l’altra ci sono delle porte tagliafuoco: sono necessarie per isolare ciascuna zona. In caso di esplosione, il fuoco e l’onda di deflagrazione non potevano proseguire nelle altre sezioni;
– alla base delle porte tagliafuoco ci sono dei gradini: questo faceva sì che la chiusura delle stesse fosse ermetica ed impediva la fuoriuscita di eventuale fumo, dovuto alle esplosioni, e l’ingresso di ossigeno che avrebbe alimentato le fiamme;
– ai lati dei corridoi ci sono delle stanze adibite a magazzino: qui venivano stipati cibo in scatola e acqua.
Siete affascinati da questo luogo e siete colpiti da come dovesse essere difficile sopravvivere lì sotto con la preoccupazione dei cari lontani e il rumore delle bombe sopra le teste…
Con questa riflessione nelle menti, usciamo in silenzio…
Prima di iniziare con la seconda parte dell’attività, ci prendiamo ancora qualche momento per riflettere sull’esperienza appena vissuta. Poi, ci mettiamo in cerchio e ripassiamo insieme ciò che abbiamo imparato la scorsa volta: come orientarsi nello spazio usando mappa e bussola. Durante la prima uscita abbiamo capito come trovare nell’ambiente intorno a noi i punti indicati sulla mappa. Il gioco di oggi consiste nell’individuare nuovi punti naturalistici all’interno dell’Area Didattica Natura…per poi segnarli sulla mappa! Ogni punto deve essere accompagnato da una breve descrizione…proprio come gli indizi usati da voi la scorsa volta! Pronti, partenza, via!
Vi divertite a cercare i vostri posti preferiti e a dargli un nome originale…avete tutti trovato un primo punto da segnare sulla mappa, ora manca il secondo!
Bene, ora che avete trovato i vostri punti preferiti…non resta che scambiare le mappe e vedere se riuscite a trovare i punti individuati dai vostri compagni! Attenti agli indizi, potrebbero nascondere delle informazioni importanti…
Alcuni punti sembrano più facili da trovare mentre altri richiedono un po’ più di pazienza.
Allo scadere del tempo ci rivediamo al punto di ritrovo per osservare insieme le mappe e leggere le vostre descrizioni. Ce ne sono di molto originali!
Bene ragazzi, questa mattina il tempo è volato e purtroppo è arrivato il momento di salutarci e tornare in classe. Ciao a tutti e buon rientro!