Ciao ragazzi e benvenuti al Parco Nord! Questa mattina il cielo è nuvoloso ma poco prima di incontrarci ha smesso di piovere e, chissà, magari riusciremo a intravedere anche un timido raggio di sole. Ad accogliervi ci siamo io, Bianca e Alessandra. Dopo esserci divisi per classi e aver raggiunto il Teatrino Breda, decidiamo di fare subito merenda per recuperare le forze ed essere pronti per l’avventura che ci aspetta.
Oggi è la mia prima uscita e ammetto di essere un po’ emozionata, ma voi sapete subito farmi sentire a mio agio. La prima domanda che mi viene da farvi è se eravate mai stati al Parco Nord prima d’ora. Ecco qualche mano alzata! Ma sapete la storia di questo luogo? Il Parco è relativamente giovane e non molto tempo fa, circa cinquant’anni, non esisteva quasi nulla di quanto potete vedere oggi. Ebbene sì! Qui si trovava la Breda, una fabbrica che durante la seconda guerra mondiale produceva aerei militari. Una volta finita la guerra, grazie all’impegno di tante persone, i campi sono stati bonificati e al loro posto sono stati piantati tanti piccoli alberelli che nel corso degli anni si sono trasformati nei boschi che vedete qui intorno a voi.
Alla mia domanda “che cos’è un parco” rispondete numerosi e senza saperlo anticipate quello di cui vi avrei parlato poco dopo: chi lavora all’interno dei parchi e cosa deve saper fare. Siete tutti prontissimi e dopo qualche tentativo nominate la figura del Guardaparco, una persona che sa prendersi cura del parco e di tutti gli esseri viventi che ci abitano. Il suo compito, come suggerisce qualcuno, non è solo controllare che tutti rispettino le regole ma anche osservare, sentire e esplorare il territorio circostante…un po’ quello che andremo a fare noi oggi!
Avete voglia di provare a vivere con me una giornata tipo del Guardaparco? Bene, iniziamo! Lo faremo con delle carte speciali che ci guideranno nelle attività che andremo a fare.
Siete molto curiosi e la prima carta estratta suscita grande interesse. Secondo alcuni il disegno raffigura un grande masso, altri propongono una buca o una tana di qualche misterioso animale. Arrivare ad un accordo non è semplice ma alla fine decidiamo di esplorare la zona circostante in cerca di buche e grotte.
Il pratone dietro al Teatrino è grande e sembra invitarci ad esplorare tutti i segreti che nasconde il sottosuolo. Una, due, tre…trovate ben sedici buche e altrettanti funghi, che con questo terreno umido si sono divertiti a riempire ogni angolo di prato con le loro simpatiche forme tonde.
Vi domando se le buche sono tutte uguali…”certo che no” mi rispondete all’unisono! Alcune situate alla base degli alberi ricordano molto delle tane, altre sembrano più delle trappole ricoperte da foglie, altre ancora hanno dei legni tutt’intorno…forse qualcuno aveva acceso un fuoco?
La seconda carta ritrae una montagnetta…un punto perfetto da cui osservare meglio il paesaggio circostante e magari concederci una bella corsa giù per la collina.
Finora le carte ci hanno suggerito esplorazioni e avventure…vediamo cosa nasconde la terza carta?
Un bruco! Passiamo di fronte al grande Fico e ne approfitto per domandarvi che tipo di albero sia. Con un piccolo indizio arrivate subito alla risposta corretta e alcuni di voi fanno notare come ci siano ancora dei frutti acerbi ai rami. Ben fatto piccoli osservatori!
Il bruco non lo troviamo ma ci imbattiamo in una chiocciola che con grande determinazione sta attraversando il sentiero ciclabile. Ci disponiamo in cerchio e osserviamo come si comporta. Si sentirà spaesata di fronte a tanti essere umani? Una volta abituata alla nostra presenza riprende il suo cammino e, per impedire che venga schiacciata accidentalmente da qualche bicicletta, proponete di indicarle la strada tracciando vari percorsi nella ghiaia. Buona fortuna piccola amica.
Forza, è ora di estrarre un’altra carta! Vi chiedo se preferite scoprire la zona del canale oppure lo stagno. Vince il canale e tutti insieme ci incamminiamo per trovarlo. Qui scopriamo esserci vari animali: pesci, tartarughe, una gallinella d’acqua e…persino un uccello morto. Ma siamo sicuri che sia morto? Se fosse semplicemente ferito? Come si comporterebbe un Guardaparco in questa situazione? Tante ipotesi e proposte che mi fanno capire che siete curiosi di andare avanti e esplorare ancora un po’ il Parco.
La carta successiva rappresenta un luogo e visto che non ci rimane tanto tempo vi invito a sceglierne un’altra: un uccellino in gabbia!
Trovandoci nei pressi di un giovane bosco, ci inoltriamo al suo interno a caccia di qualche uccello o di qualsiasi traccia ne dimostri il suo passaggio. Tutti con gli occhi rivolti verso l’alto, notiamo subito una cornacchia in volo. E a terra? Ci sono degli escrementi bianchi su alcuni rami caduti da un albero sopra di noi, sicuramente di un volatile!
Per non farci mancare niente decidiamo di stare in silenzio per almeno un minuto e ascoltare i suoni della natura. Chi se la sente prova a chiudere gli occhi. Terminato il tempo, vi chiedo che cosa avete sentito. “Un picchio” dice qualcuno, “un canto di uccellini” ribatte qualcun altro.
Siamo arrivati alla fine della nostra uscita e per finire rivediamo le carte usate oggi, disponendole a terra nell’ordine in cui le avete sorteggiate.
Siete velocissimi a ricostruire il percorso fatto insieme. Allora vi chiedo di commentare insieme le immagini e le attività, per riflettere su quanto abbiamo fatto e su quello che vi è piaciuto di più di questa mattinata.
Prima di incamminarci verso l’ingresso, dove vi aspettano le navette che vi riportano a scuola, vi lascio un piccolo compito da portarmi la prossima volta che ci vedremo: scrivere una storia partendo dalle immagini usate oggi. Sono proprio curiosa di vedere quali storie inventerete!
Ora vi saluto, ci vediamo in primavera!