Ciao ragazzi, benvenuti al Parco Nord! Oggi ci siamo io, Alessandra e Bianca ad accogliervi all’ingresso del parco, vicino al parco giochi di via Gorki. Il cielo è coperto e l’aria è pungente ma noi non ci lasciamo scoraggiare e ci incamminiamo subito verso il pratone di fronte a noi per scaldarci un po’. Prima di iniziare ci mettiamo in cerchio e facciamo un breve giro di presentazioni.
Mi raccontate di essere già stati al Parco l’anno scorso. Bene! Vi chiedo se vi ricordate qualcosa…subito si alzano delle mani: “Abbiamo visto un lago e tanti animali” dice un vostro compagno. Altri ricordano di essere entrati in un grande bosco e di aver visto tanti alberi.
Fantastico, ma vi ricordate anche la storia di questo luogo? Secondo voi quanti anni ha il Parco? C’è chi dice mille e chi invece cento…non è facile mettersi d’accordo ma alla fine vi avvicinate alla risposta corretta. Il Parco è nato circa cinquant’anni fa ed è stato interamente costruito dall’uomo. Laghi, boschi, prati…Tutto ciò che vedete intorno a voi una volta non esisteva. “E cosa c’era?” mi domandate curiosi. C’erano solo campi e una grande fabbrica che produceva aerei militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Una volta finita la guerra, la fabbrica è stata distrutta e al suo posto si è deciso di realizzare un grande parco. Ma secondo voi come mai? “Per divertirsi”, gridate felici. Sì anche, ma non solo. I parchi, infatti, rappresentano una fonte preziosa di ossigeno e hanno la capacità di depurare l’aria che noi respiriamo.
Ma come si fa a costruire un bosco? Sono stati piantati tanti piccoli alberelli grandi più o meno quanto voi. Negli anni questi alberi sono cresciuti fino a diventare così alti da formare i boschi intorno a voi.
Oggi esploreremo il bosco e impareremo a riconoscere alcuni alberi che vivono qui al Parco Nord.
Imbocchiamo il sentiero che porta dentro al bosco e iniziamo ad esplorare la zona. Trovate foglie, rami, tronchi, funghi e tanto muschio!
Ci dirigiamo verso un grande albero, ormai quasi del tutto spoglio. “Come facciamo a riconoscere un albero da un altro?” Dalle foglie, dai frutti, dai fiori e dalla corteccia. Nasi in su, osserviamo quello che sta sopra di noi…vediamo che ha pochissime foglie, sono quasi tutte cadute a terra! Giallo, rosso, arancione…quanti colori che si trovano nel bosco. Ognuno raccoglie una foglia e la osserva attentamente. Alcune sono più grandi, altre più piccole, altre ancora hanno colori diversi, ma c’è una cosa che rimane sempre simile: la forma! Capiamo che la forma delle foglie è un elemento importante per riconoscere un albero.
Ma come si chiamerà l’albero sopra alle nostre teste? Leggiamo la prima storia che vi ho portato e scopriamo che si tratta di una grande Quercia.
Proseguiamo e incontriamo un altro albero che vuole fare la nostra conoscenza: un Pioppo bianco. Rimanete incantati dalle sue foglie bianche e dalla sua corteccia.
Un po’ più in là ci aspetta un altro piccolo albero, più precisamente un arbusto: il Biancospino. “Che strano nome, come mai si chiama così?” Vi invito ad avvicinarvi per scoprirlo…ci sono delle piccole spine che spuntano dagli esili rami. In primavera questo albero si ricopre di una grande quantità di fiori bianchi, ecco da dove deriva il suo nome!
Prima di salutarci vi invito a scrivere una storia con protagonisti i tre alberi che abbiamo imparato a riconoscere oggi: la Quercia, il Pioppo bianco e il Biancospino. La prossima volta la leggeremo insieme!
Ciao a tutti! Ci rivediamo in primavera!