Questo pomeriggio ci siamo io e Erica ad accogliere le classi della scuola primaria Luini di Sesto San Giovanni. Vista la giornata ventosa, decidiamo di incamminarci verso i boschetti nei pressi della Cascina, meno esposti alle folate di vento. Durante il tragitto ne approfittiamo per fare una breve sosta alla fontana triangolare, in cerca di rane e rospi. Purtroppo è ancora presto per avvistarne qualcuno, ma tra non molto l’acqua sarà piena di uova di anfibi pronte a schiudersi.
Raggiungiamo il prato verde di fronte ad uno dei boschi giovani che caratterizzano quest’area. Ci sembra il posto perfetto dove sederci e parlare dell’attività di questo pomeriggio. Oggi esploreremo il bosco! Prima di farlo, però, vorrei raccontarvi la storia di questo parco e dei suoi innumerevoli boschi.
Il Parco è qui da non molto tempo, poco più di sessanta anni. Tutto quello che osserviamo intorno a noi non esisteva. Qui, un tempo, c’era una grande fabbrica di nome Breda che durante la seconda guerra mondiale produceva aerei militari. Finita la guerra la fabbrica è stata demolita e al suo posto si è deciso di realizzare un grande parco pubblico.
Ma come si costruisce un parco? “Mettendo i semini nella terra”, suggerisce un vostro compagno. Normalmente in natura avviene così: il seme cade a terra dalla pianta madre e se trova un posto adatto in cui crescere germoglia. I boschi del Parco, invece, sono nati per mano dell’uomo, che con grande impegno ha messo a dimora tante giovani piantine alte più o meno come voi. Col tempo, queste piante sono cresciute fino a diventare dei veri e propri alberi, alti e robusti.
Ma come fa il seme a germogliare e trasformarsi in albero? Di cosa ha bisogno? Vediamolo insieme…
- Acqua
- Terra
- Luce
- Nutrimento
In realtà i bisogni dei semi non sono molto diversi da quelli dell’uomo e degli altri esseri viventi che vivono sulla Terra. Infatti, tutti necessitiamo di acqua, sole e un posto sicuro dove poter crescere. Il seme ha bisogno della terra, le uova del nido mentre noi umani della nostra casa. “È vero!”, mi dite.
Dopo esserci riposati sul prato, decidiamo di spostarci all’interno del bosco, dove riecheggiano i canti di diversi uccelli.
Il sentiero ci guida fino ad una piccola rientranza sulla sinistra, dove ci fermiamo per guardarci intorno. Da questo momento in poi saremo degli esploratori in cerca di semi. Il nostro gioco consiste nel trovare più semi possibili. Siete pronti?
Ogni gruppo prende una direzione diversa. Il mio gruppo decide di lasciare il sentiero principale per esplorare la parte più interna del boschetto. Qui troviamo tanti semi depositati a terra. Sono semi di acero!
Muovendoci nel bosco, scopriamo che ogni zona nasconde semi diversi a seconda degli alberi che ci vivono. Il viale alberato che costeggia il canale è ricoperto da tanti semi alati di frassino, che troviamo anche all’interno della pozza d’acqua di fronte a noi. Ma da dove arrivano? Alzando le nostre teste ne vediamo tanti ancora attaccati ai rami degli alberi.
Ma vediamo cosa hanno trovato gli altri gruppi! Raggiungiamo il prato di fronte a noi, dove posizioniamo a terra tutti i semi che abbiamo trovato durante l’esplorazione.
Avete raccolto tanti tipi di semi diversi:
- semi colorati
- semi piccoli e leggeri
- semi grandi e pesanti
- semi dalla forma allungata
- semi tondeggianti
Oltre ai semi avete trovato anche fiori, piccoli frutti e bacche. Possiamo considerare i frutti come dei contenitori naturali che proteggono e nascondono al loro interno tanti semini pronti a germinare.
Ogni seme compie un viaggio nel corso della sua vita. Ebbene sì, anche i semi si muovono nello spazio. Non sempre ci sono spazio, luce e nutrimento sufficienti vicino alla piante madre. Per questo motivo le piante hanno trovato dei modi intelligenti per trasportare lontano i propri semi.
Ma in che modo?
- Attraverso la forza del vento, come nel caso dei semi alati dell’acero.
- Tramite gli animali: è il caso dei semi contenuti all’interno delle bacche che, dopo essere stati ingeriti dagli uccelli, vengono espulsi con le feci. Alcuni semi presentano dei piccoli uncini che consentono loro di ancorarsi alla pelliccia degli animali ed essere trasportati per lunghi tratti.
- Attraverso l’acqua
- Per esplosione
Purtroppo il nostro pomeriggio sta per concludersi, ma prima di salutarci vorrei lasciarvi due esperimenti da fare in classe:
- Esperimento 1: interrare i semi raccolti e vedere se germogliano
- Esperimento 2: mettere la terra raccolta nel bosco all’interno di due vasetti uguali. Di uno ve ne prendete cura, mentre dell’altro ve ne dimenticate.
Che cosa succederà? Me lo racconterete la prossima volta!