Ben arrivata 1D! Questa mattina ci incontriamo vicino agli orti Suzzani del Parco Nord, dove inizia il nostro viaggio alla scoperta di questo grande parco periurbano. È la prima volta che venite in questo luogo e mi piacerebbe raccontarvi un po’ della sua storia. Una volta raggiunta l’area destinata alla prima attività, vi racconto che il Parco Nord non è un semplice parco cittadino ma un’area naturale protetta: un luogo in cui le specie animali e vegetali vengono tutelate e protette. Le riserve naturali sono anche ricche di biodiversità, che cosa significa?
“Un luogo con biodiversità significa che ha tanta diversità naturale al suo interno”, dice una vostra compagna. Esatto! Questa mattina andremo alla ricerca della biodiversità del Parco, esplorando uno dei boschi che caratterizzano l’area. All’interno del bosco potremo trovare tanti elementi interessanti da raccogliere o fotografare. Siete pronti? Andiamo!
Il sottobosco nasconde un piccolo mondo in miniatura, come ci mostra questo tronco cavo: sulla superficie vediamo dei funghi a mensola, detti anche “funghi decompositori”. Grazie al loro instancabile lavoro, trasformano il legno in sostanza organica che diventerà nutrimento per il terreno. Scopriamo quindi che anche i funghi, seppur in maniera diversa da noi, mangiano e si nutrono!
Questo guscio di chiocciola, invece, non contiene più la lumaca all’interno. Ne troviamo tante altre durante la nostra esplorazione nel bosco. Alcune, hanno anche un grande buco nella parte centrale, segno che qualche cornacchia o riccio ha voluto mangiarsi la lumachina.
“Le piume servono a tenere caldo il corpo invece le penne sono più lunghe e rigide e aiutano l’uccello a volare”.
Trovate anche tante nocciole, altri funghi colorati, bacche di rosa canina e biancospino e dei sassi particolari che vi piacciono molto.
Dopo aver esposto i vari oggetti raccolti, ci spostiamo in Area Didattica Natura per la seconda parte di attività: la visita ai Bunker Breda. Prima della costruzione del Parco, quest’area era occupata dalla fabbrica Breda che durante la seconda guerra mondiale produceva aerei militari, armi e carri armati.
I bunker furono costruiti nel 1942 per permettere agli operai di stare in un luogo sicuro in caso di un attacco aereo. Percorrendo le sezioni sperimentate paura, tristezza per le persone che hanno dovuto nascondersi qui…ma anche sollievo sapendo di non essere da soli.
Arrivati nell’ultima parte dei bunker, ci prendiamo ancora qualche momento per osservare lo spazio intorno a noi e condividere con i compagni pensieri, emozioni e domande. Una volta usciti, ci incamminiamo verso la Cascina del Parco, dove ci salutiamo.
A presto ragazzi, buon rientro a scuola!