Eccovi insieme alla 1B carichi e incuriositi di sapere cosa vi aspetta. Facciamo un pezzo a piedi per poi dividerci dall’altra classe all’altezza dell’area didattica. Noi facciamo un grosso cerchio vicino al bosco e iniziamo a capire dove siamo e soprattutto cos’è un parco.
“un’area verde” – “un posto dove ci si può divertire” – “un posto dove si possono scoprire tante cose” – ” un’area protetta”
perfetto proprio li volevo arrivare, il Parco è un’area protetta dove si cerca di salvaguardare la natura e l’ambiente.
Oggi proviamo a scoprire qualcosa in più sul parco facendo una “raccolta di biodiversità”. Divisi a gruppi vi lasciamo esplorare e raccogliere tutto quello che più vi incuriosisce, ovviamente senza danneggiare e disturbare nessun essere vivente.
dopo un po’ ecco le vostre bacheche che iniziano a prendere forma.
Il primo gruppo decide di far vedere ai compagni due funghi piuttosto particolari; uno del genere Mutinus soprannominato “fungo puzzone” e un altro che sembra quasi avere delle radici
Il secondo mostra fieramente una “palla pelosa” un sasso ricoperto di muschio.
Il terzo un classico fungo con gambo e cappello, di notiamo subito le morbide lamelle e il particolare odore, e una foglia particolarmente scura che sembra quasi “bruciata”
Con il quarto gruppo passiamo a dei bellissimi funghi a mensola. Scopriamo che i funghi sono dei decompositori
e per finire il quinto gruppo ci fa vedere moltissimi gusci di chiocciole e un pezzo di una muta di un rettile, probabilmente di una lucertola. Scopriamo quindi insieme che i serpenti perdono fanno la muta perdendo la “vecchia pelle” tutta insieme mentre le lucertole a piccoli pezzi.
Finito questo primo momento di ricerca, vi siete meritati una bella pausa merenda per ricaricare le pile.
Ecco che poi ci concentriamo su un altro aspetto del Parco, quello storico. Voi sapete già che il parco non è sempre esistito e durante la prima parte della mattinata avete trovato anche alcuni scarti degli altiforni della Breda, la grande fabbrica che prima occupava queste zone.
Scopriamo insieme che qui ci sono diverse testimonianze di quello che prima era la Breda: il teatrino, alcuni capannoni e i Bunker che ad oggi una parte sono accessibili e li andremo a visitare.
Prima di scendere vi chiedo come ve li immaginate: “stretti” – ” a cupola” – “con dei letti” – “Con delle aree per acqua e cibo” – “Bui” – “Grossi”.
Dopo esserci fatti un po’ di idee scendiamo con calma e iniziamo ad osservare.
Vi faccio sentire un audio per provare a calarvi nei panni di chi era costretto a rifugiarsi sotto terra durante la seconda guerra mondiale. iniziate a provare un po’ di angoscia, preoccupazione, paura; vi vengono i brividi.
Avete moltissime domande e ci prendiamo del tempo per discutere. “dove dormivano?” – “come facevano ad andare in bagno” – “quanto tempo potevano restare sotto terra?” – ” quanto duravano gli attacchi” …
Prima di risalire vi lascio qualche minuto per osservare le istallazioni presenti lungo il bunker. Però, dopo qualche altra piccola curiosità abbiamo terminato il tempo, torniamo all’aperto, con sollievo di alcuni. Capiamo cosa ci ha lasciato questa uscita: un viaggio alla scoperta del prima e del dopo.
A presto e buon pranzo al sacco!