Ecco arrivare puntualissimi i ragazzi della 1A e della 1D! Questa mattina il cielo è nuvoloso ma la temperatura è perfetta per esplorare i boschi del parco. Ci dividiamo nelle due classi e con voi ci sono, oltre le professoresse ed il professore, una guida del parco, Alessandra ed una ragazza del servizio civile, Elora. Ci incamminiamo verso il bosco e ci mettiamo in cerchio.
Dopo esserci presentati Alessandra chiede chi di voi è già stato qui al Parco Nord. Quasi tutti! Scopriamo che il bosco ed il parco 50 anni fa non esistevano, ma al loro posto c’era una fabbrica: la Breda. Ma come si inizia un bosco partendo da 0? “Piantando alberi ed annaffiandoli tutti i giorni” risponde un vostro compagno. Inizialmente infatti hanno piantato alberi ed annaffiati fino a quando ne avevano bisogno. Non tutto il bosco che vediamo ora, però, è stato piantato ma, dai semi caduti dai vari alberi, ne sono cresciuti di nuovi. Alcuni tipi di semi e di piante, con l’aiuto del vento e degli animali, sono arrivati fin qui senza l’aiuto dell’ uomo.Oggi impareremo a riconoscere dei tipi diversi di alberi fermandoci davanti a loro, osservandoli e leggendo delle storie. Cosa dovremo osservare secondo voi? Esatto: la corteccia, le foglie, i frutti.Entriamo quindi nel bosco mantenendo una voce bassa.. magari riusciamo a vedere uno scoiattolo! Guardate cosa ha trovato un vostro compagno: delle ghiande mangiate magari proprio da uno di loro o da un topino.
Ci fermiamo in mezzo al bosco, facciamo un cerchio, ed ognuno di noi raccoglie una foglia. Vi sembrano diverse? Osservandole attentamente notiamo che la forma è molto simile.. provengono dallo stesso tipo di albero! Troviamo anche delle ghiande e capiamo così che questa prima pianta è una quercia. Ci sorge però un dubbio: se il nocciolo fa le nocciole ed il ciliegio le ciliegie, perché la quercia non fa le querce o le querciole ma le ghiande? Chissà, magari si potrebbe fare una piccola investigazione una volta tornati in classe.
Continuiamo leggendo una storia sulla quercia che ci insegna che questa pianta è forte e resistente. Ecco perché cresce così tanto! Cresce anche in larghezza. La quercia che stiamo osservando stamattina è ancora giovane, ha solo 40 anni, ma una persona sola non riesce ad abbracciarla.. ne servono due!
Continuando sul sentiero troviamo un albero morto. Lo capiamo perché non ha più corteccia e foglie ma soprattutto perché molti funghi hanno cominciato a crescere sul suo tronco.
Andando un po’ più avanti troviamo un albero con una corteccia particolare. Ha infatti delle righe orizzontali che, come afferma un compagno, ricordano un po’ una carota. Vediamo le foglie di questa pianta ma prima di scoprirne il nome cerchiamo i suoi semi per terra. Cosa vi ricordano? Eh sì, i semi delle ciliege. Infatti è proprio un ciliegio selvatico!
L’ ultima pianta che osserviamo oggi è un arbusto con delle spine. Ha delle bacche rosse, delle foglie piccole che ricordano una mano e, spiega Alessandra, in primavera fa dei bellissimi fiori bianchi. Un biancospino! Questo arbusto, grazie alle sue bacche, è molto importante per la fauna del bosco.
Prima di tornare a scuola ci dividiamo in tre piccoli gruppetti. Ogni gruppo cerca uno dei tre alberi che abbiamo conosciuto oggi. Guardate che meraviglia di quercia che hanno trovato!
Il biancospino non è stato facile da trovare ma, seppur piccolo, eccolo qui.
Infine il gruppo del ciliegio ci porta davanti ad un bellissimo albero che, in primavera, regala sicuramente tantissimi frutti deliziosi.
È ora di salutaci e tornare a scuola.
Buon rientro!