151esimo … i nuovi Mille per il Parco

151esimo

L’anno di iniziative e festeggiamenti per ricordare l’Unità d’Italia si è concluso da qualche tempo … 

150 anni dopo. 
Durante quell’anno abbiamo avuto la possibilità di rievocare fatti e personaggi che fanno parte della nostra importante storia. 
E la natura cosa c’entra? E perchè 151? 
Cominciamo con la risposta alla seconda domanda …

Per cercare di non correre il rischio di dimenticare! Per continuare a scoprire e ri-scoprire le nostre radici. Per evitare che questa commemorazione sia stata solo una rievocazione storica presto nuovamente archiviata.

E la natura? 
Oggi il nostro orizzonte pratico e ideale non è più solamente quello della Nazione. 
Il territorio che abbiamo di fronte – e sul quale agiamo quotidianamente – è enorme. Questo territorio va conservato, la nostra Terra va aiutata a sopravvivere. 
Ma anche il piccolo ambiente che abbiamo vicino a casa è meritorio di attenzione e cura. Da parte di noi tutti. 
Ecco … forse abbiamo bisogno – ora come allora – di tanti piccoli eroi … Mille, appunto!

Ovviamente il nostro compito non sarà quello di combattere – per liberare qualcosa o qualcuno – ma scoprire e valorizzare il Parco Nord attraverso la sua storia e i suoi luoghi della memoria.
Attraverseremo le stagioni della riflessione e del riposo (autunno e inverno) e quelle del movimento e della crescita (primavera ed estate). 
Ogni stagione avrà i suoi luoghi simbolici: la Palazzina Volo della Breda e i Bunker, quindi la Montagnetta con il Monumento al Deportato e i Binari Breda. 
Questi luoghi saranno il punto di partenza per conoscere la storia del Parco Nord relativa al secolo scorso, ma anche per comprendere come funziona la natura che ci circonda. 
La storia del Parco Nord è una storia di crescita, così come è stato per l’Italia a partire della sua unificazione. Crescita umana e sociale e crescita naturale.

  • Quali le caratteristiche comuni?
  • Esiste il conflitto all’interno di un ambiente naturale? E quali evidenze ha?
  • Esiste la conquista dei territori? Ha senso parlare di confini (da rispettare e da difendere) all’interno di un bosco?
  • E la libertà? E le leggi naturali che dovrebbero garantirla?

Il nostro compito sarà quello di comprendere che, e in quale modo, un ambiente naturale si modifica costantemente, senza sosta, nel tempo e nello spazio. Ma sempre seguendo le medesime leggi generali. 
Una sorta di Costituzione della Natura!

Durante questo viaggio ci accompagnerà una nostra “vecchia conoscenza”. Brughillo! 
Il simpatico novello garibaldino ci chiederà di arruolarci come nuovi piccoli Mille impegnati nell’impresa più importante, a difesa dell’unica vera nazione che ci accomuna tutti quanti: la nostra Terra!

#DovelUomo
#CostituzioneTerra

Le nostre visite ed osservazioni alla ricerca della natura all’interno dei manufatti umani (abbandonati) ci porteranno a effettuare interessanti riflessioni sul diritto dell’Uomo di “recuperare” tali manufatti a discapito della Natura che negli anni ha occupato lo spazio lasciato “vuoto”.

Il “diritto” alla valorizzazione di oggetti di “archeologia industriale” in contrasto con il diritto alla conservazione di “70 anni di Storia Naturale”. Cosa ne pensate?

Raccoglieremo le parole più significative che emergeranno dalla visita della Palazzina Volo, dei Bunker, della Montagnetta con il Monumento al Deportato e dei Binari Breda per trasformarli in “perle” da aggiungere alla nostra Treccia Rossa e al nostro Climate Canvas

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