Ben arrivati piccoli amici! Arrivate puntualissimi all’ingresso del Parco dal lato dell’Ospedale Bassini e da qui, ci incamminiamo verso un prato vicino agli orti.
Qui, in cerchio, ci presentiamo e cerchiamo di capire in che luogo ci troviamo: siamo in un Parco. Un posto dove si può camminare, rilasarsi, fare un pic-nic, correre e giocare. Ma cosa c’è in un Parco? “Alberi, cespugli, erba, fiori, farfalle, mosche, volpi, uccelli, corvi, rane, conigli..”
Eh, sì, un Parco è la casa di animali e piante, dove l’uomo ha messo delle regole speciali per proteggerli.
Bene, ma oggi sapete cosa siete venuti a fare? Gli esploratori! Oggi andremo alla scoperta di alcuni segreti del Parco. Ma cosa useremo? “Gli occhi..” Giusto! Ma non solo! “Anche le orecchie e il naso!!” Esatto! Useremo i 5 sensi, anzi, 4, non leccheremo le rocce!
Quindi, all’interno di questo prato provate a cercare degli elementi naturali che vi piacciono e che per voi sono dei tesori: foglie, semi, frutti, tracce animali.
Pronti? Via!
Trovate un sacco di tesori!
…gocce di rugiada che hanno un colore rosa…Tentativi di creazione di marmellata da parte degli elfi dei boschi?
…un mazzo di foglie di quercia rossa che sono marroni rossicce con dei puntini grigio-bianchi e con delle punte…
…un minuscolo fungo nascosto tra delle foglie pelose…
..una foglia multicolore, ma anche un sasso blu, un legno a forma di tucano o velociraptor, delle gocce di pioggia, una galla, una foglia quasi trasparente, dei fili d’erba rossicci, una bacca rossa e una viola e un rimasuglio di primavera: un fiore bianco.
Ma sapete che con con le bacche viola si può fare un tatuaggio naturale?
Ecco il simbolo degli esploratori!
Dopo la pausa merenda, ci inoltriamo nel bosco dove metteremo alla prova il nostro tatto: ma il tatto della faccia!
Scegliamo un albero, ci presentiamo, lo salutiamo, lo abbracciamo e appoggiamo la nostra faccia sulla sua corteccia, la pelle dell’albero: cosa sentiamo?
Ci sono alberi morbidi e umidi grazie al muschio, alberi ruvidi, alberi lisci e freddissimi da ghiacciare la faccia, alberi pungenti e alberi che danno fastidio alla pelle.
Bravi! Ora è giunto il momento di provare ad usare l’udito: chiudiamo gli occhi e…cosa udite? C’è il gracchiare di una cornacchia, il cinguettio di un uccello lontano, le voci dei bambini dell’altra classe, il frusciare delle giacche, il rumore delle foglie secche mosse dai piedi e il rumore del vento che muove le ultime foglie rimaste.
Iniziate a essere stanchi esploratori: in effetti avete fatto un sacco di scoperte! Prima di salutarvi, però, vi lascio un compito: questa primavera dovrete riflettere sugli oggetti naturali che avete raccolto. Come sono? Sono lisci, ruvidi? Che colore sono? A cosa assomigliano? Fate un disegno e portatelo in primavera!
Buon inverno! Alla prossima!