colori

Ecco arrivare Gattini, Leoni e Tartarughe puntuali all'appuntamento davanti alle Scuole.
Siete venuti a piedi! (qualcuno è già affamato...) Oggi la giornata è incerta, a ovest incombono nuvoloni grigi, ma non ci facciamo scoraggiare.

Raggiungiamo i prati dove staremo oggi, e i Gattini e metà Leoni vengono con me, Alessandra.

Prima di tutto ci presentate i vostri lavori dopo l'uscita invernale, dove avevamo catturato i colori e scoperto che è possibile anche colorare con gli elementi della natura.

 I Gattini hanno creato la loro tavolozza di colori, dove si vede che il predominante è proprio il verde.

Hanno anche riscritto la storia dei colori, ed inventato una canzone che ci cantano.

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Ecco invece la tavolozza dei leoni:

I loro esperimenti con i colori naturali: curcuma, zafferano, spinaci, barbabietola...

Ed un ultimo lavoro ottenuto colorandosi ciascuno la mano di un colore, stringendosela, e ottenendo colori nuovi!

Ecco tutti i lavori insieme sul prato, un bell'insieme di colore!

Oggi i colori sono cambiati? Vedete più fiori, più verde sugli alberi. La primavera ha portato dei cambiamenti nel parco, fa anche decisamente più caldo!

Per continuare la nostra caccia di colori, oggi abbiamo il permesso speciale di raccoglierli. Così potremo riempire due dischi bianchi che ho, uno con solo il colore bianco, uno con tutti gli altri. Si comincia!

Dopo una ricca raccolta, ci dividiamo in due gruppi e cominciamo ad incollare.

Ed ecco il risultato: due coloratissime pizze! Abbiamo trovato molto bianco e quasi ttti i colori, mancano i blu e i viola.

Nella storia dei Gattini si diceva che i colori servono: per capire dove andare, per distinguere le cose.... e agli animali? Servono per nascondersi e non essere mangiati... ma impariamo che servono anche per cacciare. Si mimetizzano, come dice un compagno. Come i camaleonti, che cambiano proprio colore, o le lucertole che si confondono nel prato.

E allora proviamo a giocare anche noi a mimetizzarci! I bambini si nascono nell'erba tranne quattro cercatori, che dovranno riconoscerli senza avvicinarsi. Ripetiamo il gioco due volte.

Se rimaniamo fermi ed in silenzio è più difficile farsi scoprire, ma i bambini che si muovono e si alzano vengono subito riconosciuti! L'erba è molto fitta e chi sta fermo non viene riconosciuto neanche se è vestito di colori vivaci.

Siete molto affamati e le nuovole sembrano sempre più nere. La mattina finisce con un rifocillante pranzo in Cascina. Arrivederci!

 

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