la biodiversità

Buongiorno a tutti! Ben trovati! In questa fredda giornata autunnale ci prepariamo ad una mattina insieme.

Raggiungiamo l'area didattica e ci presentiamo. Presento anche il Parco, che la maggior parte di voi conosce, parlandovi del Parco prima che ci fosse il Parco. Vi parlo delle fabbriche, vi parlo della Breda... delle tracce del passato che sono rimaste. Dei rifugi costruiti vicini all'aereoporto militare per gli operai: i bunker. Nessuno li ha mai visti, ve li aspettate bui, rettangolari, umidi.

In fila indiana ci prepariamo alla sua esplorazione insieme.

Ci fermiamo nella prima stanza dove una porta chiusa separa la parte ristrutturata da quella che invece si snodava verso la Torretta di avvistamento (distrutta e nascosa dalla boscaglia di fianco alla Cascina, ma la osserveremo nelle foto) e pare poi si spingesse più in là, verso Sesto San Giovanni.

Una bomba fatta all'uncinetto appesa in mezzo alla stanza ci mostra le misure e la forma delle bombe reali che venivano sganciate dagli aerei durante i bombardamenti. L'aereoporto era una zona strategica da colpire durante la seconda guerra mondiale.

Procederemo lungo il bunker, ogni tanto fermandoci ad osservare: la stanza quadrata, dove probabilmente venivano tenuti picconi, coperte e acqua, con le vecchie foto di prima e dopo i bombardamenti, i bagni, le foto dei bombardamenti su Milano, i cartelli della vecchia segnaletica, le foto degli operai, dei molitari e dei cacciabombardieri e per finire le foto della nascita e crescita del Parco.

Alla fine del nostro percorso ragioniamo su come è strutturato queto rifugio. Visto dall'alto è una linea spezzata, che permette sia una maggior protezione in caso di esplosione perché "rompe" la direzione dell'esplosione, sia un numero maggiore di posti a parità di spazio. La sezione del Bunker è a volte di botte, che riprende la forma di un arco che, come inventarono gli etruschi, è la miglior struttra per reggere i pesi. Sapete ragionare su tutto!

Per concludere, immaginiamo come dovevano essere qui le emozioni delle persone, spaventate dai bombardamenti sopra la loro testa. E ci sono stati Bunker sotto le scuole, i palazzi delle città, dove si nascondevano anche bambini e ragazzi come voi. E ancora oggi in alcune parti del mondo ci sono bambini che devono nascondersi da guerre in corso.

Ci lasciamo con una consegna: immaginare la vita di un bambino di settant'anno fa, di oggi e un bambino del fututo.

Ma prima di uscire in questo luogo dove le emozioni sono state intense, lasciamo delle parole di speranza: 

#FIDUCIA #APPOGGIO #NIENTEPIU'GUERRA #RESISTENZA #CORAGGIO #SALVEZZA #LAFINE #SPERANZA #NONARRENDERSI #AMICIZIA #VIVERE 

Usciamo alla luce del giorno, stupendoci del punto dove sbuchiamo: vicino al muro dell'aereoporto di Bresso.

Ci spostiamo nuovamente al sole e partendo dalla parola VIVERE parliamo di come il Parco abbia favorito la vita di tanti esseri diversi. Vi racconto di come, con i primi prati, i primi boschi, gli stagni, tutti gli animali siano stati richiamati qui.

La ricchezza di specie animali e vegetali rappresenta la biodiversità di un ambiente. Noi proveremo ad osservarne una parte e a scoprire un campione di specie che compongono quella del Parco.

Ci dividiamo in quattro gruppi con la consegna di cercare, in quindici minuti, il maggior numero di tracce animali e vegetali, cercando di raccogliere il più possibile senza strappare, confrontandovi all'interno del gruppo per non prendere doppioni, e chiamando me o fotografando con i vostri telefoni gli animali o gli oggetti intrasportabili. Si parte!

Dopo l'esplorazione ogni gruppo riordina i suoi oggetti.

Alla fine li rioridniamo unendo tutte le raccolte, per osservarli, approfondirne qualcuno, e verificare quanti gruppi hanno ntrovato cosa.

Avete raccolto 48 oggetti diversi: foglia di pioppo, foglia di pioppo bianco, foglia di vite del Canada, foglia di quercia, foglia di acero, foglia di ciliegio, nocciolo di ciliegio, foglia di bagolaro, bagola, foglia erbacea, foglia biancospino, bacca biancospino, foglia edera, foglia sanguinello, foglia erbacea tonda, foglia dura, foglia gelso, foglia castagno, riccio castagna, foglia erbacea seghettata, bacca berretta da prete, legno, foglia fitolacca, bacca fitolacca, bacca rosa canina, ghianda roverella, ghianda cerro, nocciola, noce mangiata, tifa, carrube, melograno, frutto piccola pera, fiore viola lungo, fiore viola campanella, margherita, sasso, muschio su legno, chiocciola, lumaca, caco, fiore bianco a palla, fiore bianco cinque petali, bacche rosse, castagna ippocastano, castagna, fungi 1, fungo 2, fungo 3, fungo tipo vescia, fungo legnoso.

Per ogni oggetto do un punteggio: 1 se trovato da tutti, 2 se trovato da tre gruppi, 3 se trovato da due gruppi, 4 se trovato da un solo gruppo. Avete totalizzato 160 punti

Parliamo soprattutto del ruolo dei funghi nelle catene alimentari, e di come una maggiore biodiversità permetta di avere tante catene alimentari e permetta ad un ecosistema di resistere meglio, per esempio, ad una malattia o ad un parassita.

La mattina è volata!. Grazie a tutti e arrivederci!

 

contentmap_plugin