Gli alunni di classe 2b hanno espresso il loro pensiero sul tema "Il Parco Nord senza virus ..." 

Progetto Parco Nord - Al tempo del covid 19

Il Parco Nord senza il suo principale protagonista: l’Uomo

La fata Pasticciona al Parco

Progetto ideato e assemblato dagli alunni e dalle docenti della classe 2° B J.Kennedy Bresso
Anno Scolastico 2019/2020

Ecco il video che la maestra Aurora ha inviato (in due riprese) ai suoi alunni in cui racconta la storia ... davvero un bellissimo racconto!
Brava Maestra Aurora!

Qui di seguito potrete leggere la storia così come è stata impaginata dalle maestre ...
Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento.

La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al ParcoLa Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco La Fata Pasticciona al Parco


Ecco ora i singoli disegni dei bambini e delle bambine ...

Il disegno di AlexandraIl disegno di AlejandraIl disegno di AndreIl disegno di Andrea C.Il disegno di CristianIl disegno di DarioIl disegno di Gabriele D.Il disegno di Gabriele F.Il disegno di Gabriele N.Il disegno di GiorgiaIl disegno di GiselleIl disegno di Jia YiIl disegno di MartinaIl disegno di MassimoIl disegno di RaffaellaIl disegno di SamueleIl disegno di YassinIl disegno di SaraIl disegno di Sara


 Qui il testo della storia ... prima, però, il testo di invito da parte della maestra Aurora!

Ciao a tutti!
Il coronavirus non ferma i nostri progetti
Vi ricordate che avevamo in programma due uscite al Parco Nord il 24 marzo e il 3 giugno? Purtroppo non ci è stato e non ci sarà possibile andarci, ma non la diamo vinta a quel virus che crede di distruggere tutto…eh no, carissimo virus, con noi non ci prendi!!!! Quindi…..
Non possiamo andare al Parco Nord di persona, ma possiamo entrarvi con la fantasia che è la modalità più speciale per andare dappertutto.
Secondo voi, cosa penseranno piante, animali, i laghetti, l’aria della mancanza della presenza dell’uomo? La natura sarà contenta o no?
Proviamo ad immaginare di sorvolare il Parco con la mente dentro ad un drone…. c’è un silenzio incredibile…si avvertono solo impercettibili presenze: un fruscio, un ticchettio, un pigolio, un brusio, un mormorio, un ronzio….tutto sembra immobile, eppure nella terra, tra i fili dell’erba, tra le fronde degli alberi, nelle tane nascoste, all’interno e all’esterno dei tronchi d’albero, nei cespugli, a fior d’acqua e sotto … la vita continua operosa!
Ed ecco che ora vi racconto una storia che ho inventato e voi preparerete un disegno dell’animaletto/vegetale che vi assegnerò e scriverete una frase relativa a quello che il personaggio direbbe (positivo, cioè cosa buona, o negativo, cioè cosa non buona)

La fata Pasticciona al Parco

C’era una volta Fata Pasticciona che adorava fare dispetti a tutti gli umani, senza che loro se ne accorgessero. Si appostava nei parchi, luoghi in cui la gente va a rilassarsi e a trascorrere un po’ di tempo libero all’aria aperta!

Di solito erano scherzi semplicissimi, quasi impercettibili come tali…un colpo di bacchetta magica e…..tac
- Il gelato cadeva dal cono dell’allegro bambino ... “acc, il mio gelato..troppo caldo, ho aspettato troppo a leccarlo!”…. poi. Tac

- Faceva inciampare una grassa signora in una radice affiorante dal terreno ... ”uff, non me ne ero accorta…ahi ahi che male !!!”… di nuovo tac

- Faceva starnutire un ciclista con un filo d’erba sotto il naso e lui usciva fuori dal sentiero per riprendersi subito dopo ...”Che sbadato! Questo raffreddore! Strano, stavo benissimo!”

Insomma scherzetti innocenti, senza peso né cattiveria…
Ma un giorno, complice un virus che Fata Pasticciona non aveva visto dietro la punta della stella della sua bacchetta magica, tac…fece sparire tutti gli esseri umani dal Parco Nord.

“Ma sì- pensava - finita la magia, quei buffi chiassosi umani ritorneranno.”… invece niente, nessuno più passava….: né bambini col pallone, né ragazze di corsa con le cuffiette agli orecchi, né le coppiette innamorate, né i cani scodinzolanti, né gli anziani del gioco delle bocce….NIENTE E NESSUNO!!!!
La Fata Pasticciona, spaventata, se ne andò dopo che ebbe sparso, all’interno del Parco Nord, invisibili microspie.
Tornata nella sua casa sotto il laghetto, volle subito collegarsi con le microspie disseminate nel parco, per comprendere quale fosse l’entità del suo dannoso incantesimo e per escogitare un antidoto che potesse fare ritornare tutto come prima!
Seduta nella sua postazione, a ridosso di una piccola roccia, si collegò con le microspie che aveva collegato ai suoi strumenti digitali…ascoltò voci e osservò immagini ...

La prima parte della storia si ferma qui…ora cerchiamo sulla mappa del Parco gli ambienti e vi collochiamo agli animaletti e i vegetali, abitanti di quei luoghi

Area Didattica dietro la cascina: formica, farfalla, ape, lucertola, coniglio,
Spazio lago Nord: tartaruga, cigno, rana, chiocciola
Boschetto dietro le scuole: ciliegio, quercia, corvo, picchio, ragno,
Prato di fronte alla Cascina: erba, soffione, grillo, bocca di leone, coccinella

Fata Pasticciona guardò tutto e ascoltò ciascuno…
Beh, sembrava, di primo impatto, all’inizio, che gli abitanti del Parco Nord fossero contenti dell’assenza dell’uomo. Ma col passare del tempo e approfondendo con attenzione i loro comportamenti e i loro discorsi Fata Pasticciona si accorse che la nostalgia della vita consueta era molto forte in tutti….

ECCOLI:
- Sono in pace, però le vocette stridule e allegre dei bambini mi tenevano compagnia (pensava il grillo)

- Nessuno mi distrugge la ragnatela, è vero, ma senza zanzare che pungono gli umani, io non mangio più (pensava il ragno)

- Nessuno mi disturba, ma le coppiette che si scambiavano promesse sedute tra l’erba e i fiori, erano tenere (pensava la coccinella )

- Stiamo benissimo nell‘acqua a spassarcela, senza schiamazzi né paure, ..però ci sentiamo sole e nessuno ci fotografa né ci lancia il pane (pensavano le anatre)

- Non mi pesta nessuno, ma le briciole dei panini e delle focacce della gente mi piacevano tanto (diceva la formica)

- Corro dappertutto, ma mi manca la gente da curiosare (pensava il coniglio)

- Finalmente non c’è nessuno che mi ruba e mi rompe le uova, ma nessuno mi dà l’insalata da mangiare e mi scatta fotografie (diceva la tartaruga)

- Che stupende le rive del laghetto deserte e nessuno che mi spaventa…però nessuno mi lancia il pane e nessuno ammira la mia bellezza! (pensava il cigno)

- Che bello svolazzare sui rami senza paura, però se non sento voci allegre, mi passa la voglia di cantare (diceva l’uccellino)

- E’ meraviglioso stare tranquillamente al sole e nessuno che mi stacca la coda! Però correre in continuazione mi piace e mi tiene in allenamento! (sospirava la lucertola)

- Che bello essere libera e senza chi mi tocchi le ali…però mi mancano i colori della gente! (meditava la farfalla)

- Meglio non ci sia nessuno…posso portare il nettare indisturbata all’ape regina…però mi mancano voci, colori….allegria!!!! (sussurrava l’ape)

- Evviva sono circondato da tanti animaletti, ma nessuno ammira la mia bellezza e i miei fiori! (pensava il ciliegio)

- Posso strisciare per ore e ore, non mi schiaccia nessuno e se mi afferrano non devo nascondermi sempre nel guscio, però vorrei osservare le biciclette che passano e sentire le voci…mi tengono compagnia (meditava la chiocciola)

- Che meraviglia picchiettare i tronchi senza essere continuamente disturbati, che chiasso però faccio nel silenzio assoluto: tutto rimbomba (diceva il picchio)

- Sono imponente e controllo tutto, però mi manca sentire e vedere le persone che prendono ombra sotto i miei rami (diceva la quercia)

- Salto ovunque con tranquillità e sto ore e ore sui sassi, però l’avvicinarsi dei bimbi mi permetteva di fare lunghi bagni! (mormorava la rana)

- Nessuno mi calpesta, sono alta e rigogliosa, però ho nostalgia dell’uomo che stende su di me la sua coperta per sdraiarsi e ascolto il battito del suo cuore (sussurrava l’erba)

- Ma quanti siamo qui intorno evviva, ci siamo tutti. .. però se ci fossero i bambini, soffierebbero su noi e potremmo così spargere i nostri semi e finire nelle narici di qualcuno ahahaha (diceva il soffione)

…"beh, l’uomo ci piaceva!!! Insomma, stare insieme si può e si deve! E gli umani ci mancano!” affermavano tutti gli abitanti del Parco Nord.

Fata Pasticciona si accorgeva che di tempo ne era passato molto, forse troppo,ma niente e nessuno tornava nel Parco Nord.
“Questa magia è un po’ troppo eccessiva per i miei umili poteri…non riesco a capire cosa sia accaduto…” pensò la fata
Allora afferrò la sua bacchetta magica per osservarla bene, considerato che tutto era nato da lei…..ed ecco che proprio vicino ad una punta della stella, scorse un esserino tondo, rossiccio, con tante infide manine, che la guardava con aria beffarda…boh, pensò!

All’improvviso dallo schermo del computer giunsero delle vocette strane e con accento crudele
“Ahahaha, hai visto? Abbiamo colpito nel segno! Qualche umano si è ammalato e gli altri sono stati costretti a stare in casa, sigillati in casa.….ahahaha.. che gran danno abbiamo fatto….. abbiamo conquistato il Parco!!!!”

Fata Pasticciona finalmente capì che in tutta questa strana situazione ci fosse l’immonda zampetta di un terribile virus, altro che incantesimo, altro che scherzetto!!!
Allora la fata indossò le sue alette e prese il volo... giunse in città, si affacciò ai balconi e alle finestre e scorse dentro tutta la gente, quella gente che popolava il Parco, rinchiusa in casa, che non poteva più uscire!
“Restate a casa - gridava sbracciandosi - torneremo di nuovo tutti al Parco Nord e saremo migliori di prima; ci riabbracceremo, ci stringeremo e rispetteremo di più la natura, perché quando si è avvertita la mancanza di qualcosa o di qualcuno,rivedersi crea più gioia e rispetto! Non sarà tutto subito come prima, ma SARA’ e la sicurezza di esserci è la gioia più immensa che ci sia! ANDRA’ TUTTO BENE! Restate a casa!” e la fata incoraggiava, rallegrava, incitava.

Esserci per giocare. Esserci per passeggiare, per correre, per respirare,per scoprire, per fantasticare, per amare!
Quando riprese piano piano la vita di sempre e il terribile virus fu allontanato, ovviamente fata Pasticciona continuò a fare piccoli danni e, oltre quelli che già conosciamo, portò:

- al coniglio un verme da mangiare .. gulp!

- all’uccellino una carota … sob!

- alla tartaruga regalò una bella salsiccia … bleee!

- al picchio un’alga del laghetto … gasp!

... insomma, non ne azzeccò mai una…

Certo che la fata si era presa un bello spavento!!!!
Ogni giorno ella sale in superficie, indossa le sue alette, impugna la sua bacchetta magica e sorvola il Parco Nord, (chissà se si appoggerà sulla tua testa o ti farà qualche incantesimo birbone..) e, svolazzando qua e là, si rende conto che la normalità, quando è apprezzata, rende felici!

Lavoro svolto dagli alunni della classe 2°B
Alexandra, Martina, Andrea C., Giselle, Gabriele D., Dario, Samuele, Gabriele F, Raffaella, Massimo, Sara, Andrea M., Gabriele N., Giorgia, Yassin, Cristian, Rokaya, Alejandra, Jai Yi, Antonio

Inss. D’Auria Maria Aurora
Serio Gabriella

Scuola Primaria J. Kennedy Bresso